Pirati e predoni Dioniso trasforma i pirati in delfini. Particolare di mosaico del III sec. d.C. (Tunisi, Museo del Bardo). La lotta contro i pirati Nel I secolo a.C., la pirateria era un problema molto grave perché i pirati, organizzati in vere flotte in Asia Minore, in Cilicia e a Creta, aggredivano convogli di navi onerarie nel Mediterraneo. Danneggiavano quindi gli interessi dei cavalieri e dei ricchi mercanti, che traevano enormi profitti dai traffici con l Oriente, e anche della plebe, perché molte delle navi depredate trasportavano verso Roma grano e generi di prima necessità. Il Senato nel 67 a. C. affidò un comando speciale per la lotta contro i pirati a Pompeo che, grazie a una potente flotta di 500 navi e a un esercito ben armato, costituito da 120.000 soldati e 5.000 cavalieri, riuscì a stroncare l attività di pirateria. Vennero così riaperte le rotte del Mediterraneo. I predoni del deserto Per quanto riguarda invece le rapine compiute in Medio Oriente dalle carovane dei beduini nel deserto, anche dopo la penetrazione romana in Palestina, queste continuarono impunemen- 292 Unità 22 te. Infatti numerose tribù, a dorso di cammello, percorrevano il deserto in ogni direzione, commerciavano merci pregiate, soprattutto incenso, mirra, spezie con molte popolazioni. Carovane cariche di prodotti orientali andavano dal Golfo Persico ai porti del Mediterraneo, poi tornavano cariche di merci egiziane e siriane. I beduini (dall arabo badu, uomo del deserto) compivano razzie ai danni di tribù rivali o di mercanti: questo genere di assalti consentiva al capo tribù di mostrare la sua capacità di combattente e il suo coraggio, potendo così ottenere l approvazione del clan. Anche gli Arabi sedentari, che vivevano nelle oasi praticando l agricoltura, commerciavano con gli Ebrei, ed erano soggetti a frequenti attacchi dei beduini. Nell area medio orientale, quindi, i predoni del deserto continuarono a praticare regolarmente le razzie, anche perché il territorio desertico li proteggeva. Cammelli custoditi da un beduino; miniatura araba del III sec. d.C.