Schiavi e liberti Uomini in vendita La schiavitù nel mondo antico era molto diffusa, soprattutto nell impero romano che fondava la sua ricchezza anche sullo sfruttamento della forza lavoro fornita dalle braccia di milioni di uomini di condizione servile. Schiavi erano i prigionieri di guerra, i più numerosi, i debitori insolventi, i bambini rapiti, i figli di schiavi o quelli non riconosciuti dal padre. Appartenevano a questa condizione anche uomini dotti, i Graeculi, che impartivano lezioni nelle case dei patrizi o dei ricchi plebei. Questi venivano pagati al mercato in base alla loro fama e abilità. Le quotazioni degli schiavi destinati a lavori pesanti dipendeva dalla prestanza fisica, dall età, e ognuno di essi veniva presentato su di una colonna girevole, catasta, con un cartello al collo, titulus, che lo descriveva; chi arrivava da lontano aveva un piede imbiancato. Schiavi colti In età imperiale le famiglie più illustri avevano a disposizione migliaia di schiavi che lavoravano nelle grandi ville rustiche o erano addetti alle cure personali della famiglia o all amministrazione dei beni, dispensatores, o ancora alla registrazione delle spese e delle entrate, sumptuarii. I servi che svolgevano lavori intellettuali, oltre a essere pagati molto all acquisto, avevano particolari attenzioni, perché godevano della fiducia del padrone e costituivano un vero problema se si ammalavano o se morivano. Il sogno della libertà I Romani, comunque, in generale erano molto duri e severi verso gli schiavi, 302 Unità 23 Uno schiavo viene battuto con la verga. (Piazza Armerina. Villa del Casale) Testa di prigioniera in un mosaico del III sec. (Tipan, Museo). avendo potere di morte e di punizioni tremende, quali la fustigazione, la prigione in catene, la frattura di arti, il marchio infamante sulla fronte: FUR, se ladro, KAL, se calunniatore, FUG, se fuggitivo. La condizione servile poteva essere cancellata attraverso la manomissione, manumissio, una cerimonia che validava la libertà alla presenza di amici, o per mezzo di una lettera, o mediante l invito del padrone ad un banchetto. Se si voleva rimanere ancorati alla tradizione, durante l affrancamento, il padrone poneva un bastoncino sulla testa dello schiavo, seguendo antichi costumi. Il Cristianesimo contribuì a corrodere la schiavitù, ma il permanere di servi legati alla terra, servi della gleba, sarà consuetudine medioevale, sopravvissuta fino al 1861 in Russia, quando avvenne l abolizione di tale prassi per opera di Alessandro I Romanov.