Il teatro a Roma Le origini italiche del teatro romano Il teatro romano era modellato su quello greco, ma con differenze che attraverso i secoli si fecero sempre più rilevanti. A Roma gli spettacoli, sia la tragedia che la commedia, andarono perdendo quel carattere religioso legato al culto di Dioniso che contraddistingueva invece il teatro greco. Spettacolo profano, dunque, che si inseriva nel quadro dei ludi e che necessitava di strutture adeguate per accogliere spettatori e attori. Di tradizione italica erano le atellanae, rappresentazioni agresti, interpretate da attori popolari che avevano ruoli fissi, come il furbo, il vecchio rimbambito, lo sciocco... Anche i fescennini, sempre di origine italica, erano fondati su scherzi, giochi di parole e balli. Questi generi vennero man mano sostituiti dalla commedia e dal mimo: un balletto con danze e giocolieri, molto amato dal pubblico. Le strutture teatrali I Romani nei primi tempi (III secolo a.C.) assistevano in piedi alle rappresentazioni, poi vennero approntati sedili in le Mosaico con maschere teatrali che amplificano la voce degli attori. 332 Unità 26 Flauto, maschere e tamburello. I musici in una rappresentazione scenica (Napoli, Museo Archeologico Nazionale). gno; il fondale era costituito da un asse verticale; solo nel I secolo a.C., questo venne decorato con motivi inerenti alla vicenda. Non solo, ma sulla scena vi erano tre porte da cui gli attori entravano ed uscivano; ai lati erano collocate delle quinte dipinte e, per dare maggior risalto alla vicenda, venivano costruite caverne e montagnole: tali scenari potevano essere in muratura, abbelliti da materiali preziosi. Tutto ciò, però, aveva un carattere effimero; solo nel 55 a.C., Pompeo fece costruire il primo teatro in pietra con una capienza di 40.000 persone. Le parti costituenti il teatro erano la scaena, il palcoscenico, l orchestra, i sedili dei magistrati, la cavea in forma semicircolare (i sedili per il popolo). Si usavano i velaria, teloni tesi sulla folla, per riparare dal sole, poiché gli spettacoli erano generalmente pomeridiani; se notturni, il teatro veniva illuminato da torce. Complesse erano le macchine teatrali, che facevano scendere dall alto il dio, deus ex machina¯, risolutore di complicate vicen-