La matrona romana Il ruolo della donna romana Dopo le nozze (nuptiae), che avvenivano in età giovanissima, la donna passava dalla tutela del padre a quella del marito e diventava matrona (donna sposata). Ella non partecipava alla vita politica, ma poteva uscire accompagnata da un ancella (ancilla), andare per negozi o presso le amiche. Godeva inoltre di grande prestigio all interno della famiglia: amministrava i beni della casa, educava i figli, esercitava l autorità sulle serve. Volto in argento di matrona del II sec. d.C. (Torino, Museo di Antichità). Matrona romana in marmo del I sec. d.C. (Milano, Museo Archeologico). La vita in famiglia I figli e le figlie di famiglia (filii et filiae familias) erano molto rispettosi nei suoi confronti. La matrona era di costumi integerrimi; le sue principali virtù erano la dedizione al marito, la cura dei lavori 40 Unità 2 domestici, la religiosità; infatti offriva spesso rose e viole agli dei e alle dee. I modelli ideali di matrona romana si trovano sulle epigrafi. In particolare, ne è rimasta famosa una che ricorda la filatura della lana (lanam tractare) come virtù propria della donna romana. Filare la lana assumeva un valore simbolico: l adesione della donna al modello di comportamento della madre di famiglia (mater familias) onesta, casta, fedele al marito. La padrona di casa (domina) si dedi- Ritratto di matrona del IV sec. dal Fayyum Egitto (Londra, British Museum).