Botteghe e mercati Merci dal mondo Roma era il mercato in cui confluivano prodotti non solo dal suolo italico, ma da tutte le terre conquistate: le attività delle città assoggettate non vennero soffocate, anzi potenziate, perché soprattutto nell età imperiale molto forte era la richiesta di beni di consumo. Anche a Roma si trovavano industrie : dai fabbri agli argentieri, dai lanaioli ai conciatori; si producevano soprattutto oggetti di lusso come coppe, ampolle, sculture, ma le importazioni superavano di gran lunga le esportazioni. Le merci e i prodotti arrivavano via terra trasportati da carri sulle famose vie romane o attraverso chiatte che da Ostia risalivano il Tevere, sulle cui rive si ammassavano in città magazzini e botteghe (tabernae). Da ogni parte della penisola italica e dalle isole giungevano prodotti: dall Elba il ferro, dalle Puglie lane ricercatissime, vasellame da Pozzuoli, vini pregiati dalla Campania, da Aquileia i vetri. Anche le terre conquistate erano fornitrici di prodotti rari: le regioni del Baltico esportavano ambra, la Scozia smeraldi, l Arabia spezie e profumi, l Egitto il Il fornaio e i suoi clienti (da un affresco di Pompei. Napoli, Museo Archeologico Nazionale). papiro e il vetro: di lì venivano a Roma le pregiate coppe di cristallo che comparivano sulle tavole di lusso. Le province rendevano ricca Roma e l Urbs1 consumava e produceva ricchezza. Schiavi e artigiani all opera A favorire tale sviluppo fu la presenza di tanti artigiani e di tanti schiavi sia nelle terre conquistate, sia in città, al servizio di imprese, che abbellivano con opere pubbliche e private gli spazi urbani: fiorentissima era 1. Urbs: in latino significa città. Era il termine per definire Roma, la città per eccellenza. Rilievo con interno di macelleria. 98 Unità 6