296 8 Separazione solido-liquido solo le particelle che possiedono una velocità di sedimentazione superiore o, al limite, uguale al Cis, mentre le altre si ritroveranno nella corrente liquida in uscita. Non essendo presente nella (8.19) la profondità H, si deduce che questa non ha alcuna influenza sulla sedimentazione, ovvero sul raggiungimento del fondo da parte della particella. Per la superficie del sedimentatore si avrà: B L = 0,1 m3/s Fv = = 333,3 m2 v s 0,0003 m/s Per il volume complessivo della vasca si potrà utilizzare il tempo di ritenzione, per cui V = Fv t r = 0,1 m3/s 3 3600 s = 1080 m3 Noto il volume e la superficie si potrà adesso calcolare la profondità H H = V 1080 m3 = = 3,3 m L B 333,3 m2 Ammettendo poi una larghezza tripla rispetto alla profondità si avrà: B = 3 H = 9,72 m Sedimentatori a pacchi lamellari L= 333,3 m2 = 34,3 m 9,72 m Un altra soluzione, molto praticata nei trattamenti di acque industriali, è il sedimentatore a pacchi lamellari, costituito da lamelle inclinate poste all interno di un cassone (v. Fig. 8.14). La corrente passa in superficie mentre i solidi scorrono lungo le lamine e si depositano nella tramoggia di raccolta. Si può prevedere anche un sistema di scuotimento per agevolare la discesa dei solidi. Il vantaggio di questa soluzione consiste nel fatto che la superficie complessiva da considerare nella (8.19) è data dalla somma delle proiezioni su un piano orizzontale di ogni singola lamina. Di conseguenza il carico idraulico superficiale è relativamente basso. D altra parte le lamine si possono facilmente incrostare o sporcare. In alcuni modelli la corrente entra dal basso e risale lungo le lamelle. Coagulanti Acqua grezza Acqua trattata Fig. 8.14 08a CAPITOLO_275-311.indd 296 Sedimentatore a pacchi lamellari. Fanghi 27/04/12 11.53