309 8.6 La centrifugazione Infine, sebbene con accelerazioni decisamente modeste rispetto alle precedenti, gli idrocicloni realizzano una sorta di sedimentazione aiutata dalla forza centrifuga. Infatti gli idrocicloni sono costituiti da un recipiente di forma conica in cui la corrente entra in direzione tangenziale. Le particelle solide, di maggiore densità, sono spinte dalla forza centrifuga verso le pareti, dove perdono energia cinetica e cadono verso il fondo dove vengono raccolti (v. Fig. 8.31). Uscita surnatante Ingresso sospensione Fig. 8.31 Idrociclone. Uscita fanghi Vengono principalmente impiegati come desabbiatori nel trattamento acque o nella classificazione di solidi di diversa granulometria. 8.6.2 Centrifughe filtranti Le centrifughe che adottano il principio della filtrazione trovano ampia applicazione nella separazione dei cristalli ottenuti da soluzioni sature, come, ad esempio, nella produzione del saccarosio, dell acido adipico, del cloruro di sodio, ecc. Si possono avere centrifughe che lavorano in ciclo continuo, con scarico continuo dei solidi separati, e centrifughe che devono essere fermate per scaricare i solidi. In ogni caso l elemento principale è un cestello su cui si pone un mezzo filtrante, ad esempio un tessuto, che consente il passaggio della fase liquida e trattiene i solidi. Un esempio di apparecchiatura continua è la centrifuga a spinta (pusher centrifuge) (v. Fig. 8.32), caratterizzata da un cestello rotante costituito da un setaccio di aste di acciaio longitudinali distanziate di 0,1 mm che funge da mezzo filtrante. L alimentazione viene spinta su un cono di distribuzione che ruota solidalmente al cestello. Il cono distributore è connesso ad un pistone di diametro poco inferiore a quello del cestello. Grazie ad un cinematismo, il pistone si muove con un moto alternativo spingendo i solidi verso la sezione di uscita. Può essere presente una sezione di lavaggio, effettuato eventualmente con lo stesso filtrato. 08a CAPITOLO_275-311.indd 309 27/04/12 11.53