333 9.4 Trattamenti delle acque Se si prescinde dai costi, la tecnologia mette a disposizione soluzioni per il trattamento anche di acque di caratteristiche pessime e sono disponibili le soluzioni tecniche anche per un completo riutilizzo dei reflui di impianti di depurazione, anche se solo l uso irriguo è ammesso dalle normative in vigore. 9.4.1 trattamenti di addolcimento Vengono chiamati trattamenti di addolcimento i trattamenti delle acque per l eliminazione della durezza. Rifacendosi alla classificazione delle acque industriali, le acque di raffreddamento richiedono quantomeno l eliminazione della durezza temporanea, mentre spesso le acque di processo richiedono una eliminazione totale dei solidi disciolti. Ricordando le reazioni (9.1), (9.2) e (9.3), la presenza degli ioni indurenti è determinata dal contatto dell acqua con rocce calcaree, con la dolomite e con il gesso. Di conseguenza le acque sotterranee sono sovente più dure delle acque superficiali. Anche per questi motivi i grandi impianti di potabilizzazione, che spesso trattano acque superficiali, non adottano trattamenti di addolcimento. Le tecniche più usate per l addolcimento delle acque sono il processo calce-soda e il trattamento con resine scambiatrici sodiche. Il processo calce-soda è un trattamento semplice, efficace anche nella rimozione di solidi sospesi, del colore e nella riduzione della carica microbica. D altra parte è necessario un complesso di apparecchiature principali ed ausiliarie e vengono prodotte significative quantità di fanghi che richiedono ulteriore trattamento. Per questi motivi viene impiegato solo per il trattamento di grandi portate. L uso di resine sodiche è operativamente molto più semplice, non produce fanghi e l acqua in uscita presenta una durezza inferiore rispetto a quella ottenuta col metodo calce-soda. Per contro, l acqua deve essere preventivamente filtrata per evitare intasamenti e si produce una certa quantità di acqua salmastra. 9.4.1.1 Il metodo calce-soda Il metodo calce-soda consiste nell aggiungere Ca(OH)2 (calce) e Na2CO3 (soda) alla corrente di acqua. Per comprendere l azione dei due reagenti è utile immaginare che essi vengano aggiunti in sequenza, prima la calce e poi la soda, cosa che in pratica non deve necessariamente verificarsi. La calce è una base molto più economica rispetto alle basi forti come NaOH e KOH e, nonostante sia una base debole, gli ioni ossidrile che reagiscono vengono immediatamente rimpiazzati grazie all equilibrio: Ca(OH)2 Ca2+ + 2OH Reazioni nel metodo calce-soda (Kps =10 3) Gli ioni ossidrile messi a disposizione dalla calce reagiscono con i bicarbonati responsabili della durezza temporanea trasformandoli quantitativamente in carbonato secondo la reazione (in forma ionica): HCO3 + OH CO2 3 + H2O 09a CAPITOLO_313-362.indd 333 (9.7) (9.8) 27/04/12 11.55