345 9.4 Trattamenti delle acque n interferenza con il catabolismo cellulare tramite l inattivazione di enzimi specifici deputati al metabolismo del glucosio; n interferenza con i meccanismi di crescita e produzione di materiale cellulare. La tecniche tradizionalmente più impiegate per la disinfezione prevedono l uso di reagenti che contengono cloro, come il Cl2 gassoso, l ipoclorito di sodio (NaClO), l ipoclorito di calcio (Ca(ClO)2) ed il biossido di cloro (ClO2). L uso dei derivati del cloro è attivo anche per l eliminazione delle sostanze responsabili del colore e dell odore. Una tecnica ormai consolidata prevede l ossidazione con ozono che, a fronte di costi di installazione e gestione elevati, riesce ad ovviare ad alcuni inconvenienti procurati dalla semplice clorazione. Anche i raggi U.V. sono efficaci ai fini della disinfezione se la torbidità è stata completamente rimossa. Tuttavia l esigenza di garantire un livello di irraggiamento elevato in tutta la massa rende inattuabile il trattamento di grandi portate. Le lampade U.V. trovano impiego nei sistemi di potabilizzazione domestica, anche se la mancanza di personale specializzato non garantisce la qualità dell acqua prodotta. La clorazione, tuttavia, presenta il vantaggio, rispetto agli altri metodi, di assicurare la disinfezione sino al punto di utenza. In genere i microrganismi patogeni sono più sensibili dei non patogeni verso le tecniche di disinfezione normalmente impiegate. La sterilizzazione, spesso effettuata per via termica, sarà trattata nel 3° volume, a proposito delle biotecnologie. 9.4.3.1 Il cloro ed i suoi derivati Reazioni del cloro nella disinfezione La disinfezione con cloro gassoso è stata la prima tecnica ad essere impiegata su larga scala negli impianti di potabilizzazione, anche se negli ultimi decenni si preferisce usare altre prodotti a base di cloro che, anche se meno efficaci, presentano minori problemi di sicurezza. tuttavia utile approfondire gli aspetti chimici relativi all uso di cloro gassoso per poi sottolineare le differenze degli altri reattivi. Una volta disciolto in acqua il cloro gassoso subisce una disproporzione trasformandosi in acido ipocloroso ed acido cloridrico: 1 0 Cl2 + H2O +1 HCl+ HClO (9.21) dove è stato riportato il numero di ossidazione sui simboli del cloro. A sua volta l acido ipocloroso, un acido debole, può ionizzarsi secondo la: HClO + H2O H3O+ + ClO Ka = 3,16 10 8 (9.22) Le specie Cl2(aq), ClO e HClO, attive per la disinfezione, sono presenti in quantità che dipendono dal pH e dalla concentrazione iniziale di Cl2(aq). In pratica, a valori di pH > 4 e per i valori di pH che si riscontrano nelle acque, l acido ipocloroso è la specie predominante, come si rileva dalla Fig. 9.15 che mostra 09a CAPITOLO_313-362.indd 345 27/04/12 11.55