Tuttavia, sia nel linguaggio comune che in quello scientifico ed anche in questo volume, è molto più comodo parlare di “trasferimento di calore” trascurando il fatto che questa dizione sottintenda ad una natura corpuscolare del calore, ovvero una sorta di teoria del calorico. La definizione precedente lega il calore alla differenza di temperatura, che è la causa che determina il trasferimento di energia termica. Anche la , come il calore, è una grandezza fisica legata alle nostre percezioni sensoriali, ma di non semplice definizione. La teoria cinetica dei gas, studiata nel primo volume, fornisce una interpretazione microscopico-particellare della temperatura, mettendola in relazione con l’energia cinetica media delle molecole del gas. Come si è già visto nel § 12.6.4 del volume I, la termodinamica classica fornisce una definizione della temperatura secondo un punto di vista macroscopico, ovvero indifferente alle caratteristiche microscopiche della materia. Consideriamo, a questo scopo, tre sistemi, che chiameremo A, B e C, che possono scambiare calore, ma non possono scambiare materia e lavoro. Sistemi di questo tipo sono chiusi, ma non isolati. Diremo che due di questi sistemi sono in se, messi a contatto tramite le pareti non isolanti dei due sistemi, nessuna delle proprietà dei due sistemi sarà mutata. Ripetendo l’esperienza con ognuna delle coppie possibili potremo concludere che: temperatura equilibrio termico Se A è in equilibrio termico con B e B è in equilibrio termico con C, allora A sarà in equilibrio termico con C. che è l’enunciato del della termodinamica (v. Fig. 1.9). principio zero Alcune precisazioni sono utili. Innanzitutto si ribadisce che per equilibrio termico si intende che non viene trasferito calore, ricordando che questa è solo una maniera sintetica e semplificata di indicare la modalità di trasferimento di energia descritta poc’anzi nella definizione di calore. Anche se in maniera implicita il principio zero fornisce una definizione di temperatura individuandola come la proprietà che hanno in comune i tre sistemi, quando non si ha trasferimento di calore. Inoltre, il numero d’ordine zero è dovuto al fatto che il principio venne introdotto quando già il secondo principio e successivamente il primo principio erano stati formulati ed erano universalmente accettati, sebbene la definizione di temperatura dovesse logicamente precedere i contenuti trattati dagli altri principi. La definizione di temperatura Fig. 1.9 Il principio zero.