Capitolo 6 IL TRASPORTO DEI GAS 6.1 IL LAVORO DI COMPRESSIONE Il trasporto dei gas è un’altra operazione unitaria estremamente diffusa, non solo nell’ambito delle tecnologie chimiche, ma anche in moltissime applicazioni civili. Nell’industria di processo possiamo avere l’esigenza di introdurre reagenti gassosi all’interno di reattori ad alta pressione, spostare grandi quantità di aria verso i bruciatori di un forno industriale o spostare solidi con il trasporto pneumatico. Per le applicazioni civili, basti pensare agli impianti frigoriferi, domestici o commerciali, che hanno bisogno di un sistema di compressione del fluido refrigerante o agli impianti di condizionamento, piccoli o grandi, che devono spostare grandi masse di aria fredda e ad umidità controllata. Come le pompe sono le macchine che trasferiscono energia ai liquidi, i compressori trasferiscono energia agli aeriformi. Pertanto, le domande a cui il tecnologo deve dare risposta sono analoghe a quelle già incontrate nel trasporto dei liquidi: quale potenza dovrà essere impegnata per effettuare un dato servizio; quale apparecchiatura, tra quelle che la tecnologia mette a disposizione, è la più indicata per realizzare un determinato servizio, in relazione alle caratteristiche dell’aeriforme da trasportare; quali caratteristiche devono avere le linee di trasporto, i serbatoi di stoccaggio e quali dispositivi si devono impiegare. Mentre l’ultimo punto è stato trattato nel Cap. 7 del volume I, affronteremo adesso in questo capitolo i primi due. Il trasporto degli aeriformi presenta una differenza sostanziale rispetto al trasporto dei liquidi, studiata nel volume I. Infatti, gas e vapori, a differenza dei liquidi, sono comprimibili, ovvero il loro volume specifico dipende dalla pressione. Come è noto, durante il trasporto l’energia dissipata per le perdite di carico distribuite o localizzate determina una diminuzione della pressione. Così per gli aeriformi, considerando due sezioni nella stessa linea di trasporto, è sempre valida la conservazione della massa: