Per contro, si devono usare quantità di vapore che eccedono quella necessaria per il fabbisogno termico. Inoltre, il vapore di rete impiegato per il funzionamento degli eiettori viene fornito sempre alla stessa pressione, per cui la termocompressione risulta poco flessibile e non possono essere variate le condizioni operative all’interno dell’evaporatore. Fig. 8.18 Evaporazione in singolo effetto per termocompressione. 8.8 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEGLI EVAPORATORI Come si nota dalla Tab. 8.1, i materiali a cui si può applicare la concentrazione presentano caratteristiche e problemi molto diversificati correlati alla: viscosità delle soluzioni; sensibilità termica; formazione di incrostazioni e depositi; formazione di schiume e trascinamenti; necessità di agitare e facilitare lo scambio termico. Per rispondere alle varie esigenze sono stati sviluppati un gran numero di evaporatori dalle caratteristiche differenti. Per studiarne le caratteristiche funzionali può essere utile la seguente classificazione: Evaporatori a circolazione libera Evaporatori a circolazione forzata Evaporatori a film Tutti gli evaporatori in queste classi realizzano un riscaldamento indiretto, ovvero tramite vapore. In particolari applicazioni si possono attuare anche tecniche a riscaldamento diretto, come il riscaldamento solare, storicamente utilizzato nelle saline, o a combustione sommersa, storicamente impiegato per la concentrazione di acido solforico e fosforico.