con il consueto significato dei simboli. Dividendo primo e secondo membro per la massa di aria secca otterremo, analogamente alle grandezze precedenti, l’entalpia dell’aria umida riferita ad 1 kg di aria secca: Mentre per l’aria secca il passaggio da 0°C alla temperatura attuale non comporta passaggi di stato e l’entalpia corrisponde interamente a calore sensibile, per il vapore lo stato di riferimento è acqua liquida a 0°C. L’entalpia del vapore comporta sia il calore latente del passaggio di stato, che verrà valutato a 0°C, che il calore sensibile, corrispondente al calore necessario per portare il vapore da 0°C alla temperatura attuale. La (9.15) potrà essere scritta nella forma: esempio 9.5 Determinare l’entalpia dell’aria alle condizioni dell’Esempio 9.4. I calori specifici dell’aria e del vapore dipendono dalla temperatura. Tuttavia, per la maggior parte delle applicazioni l’escursione di temperatura è relativamente modesta con temperature basse. Potremo riferirci convenientemente ai seguenti valori, considerati costanti per tutte le nostre applicazioni: Applicando la (9.16) per temperatura ed umidità assoluta dell’Esempio 9.4 si ha: Entalpia dell’aria umida 9.3 PARAMETRI TERMOMETRICI DELL’ARIA UMIDA In generale, per definire lo stato di un sistema a due componenti sarebbero sufficienti tre variabili. Tuttavia, nel caso dell’aria umida, una delle variabili di stato possibili assume sempre il valore della pressione atmosferica. Di conseguenza lo stato dell’aria umida è definito quando sono definite due variabili a scelta tra quelle disponibili. Ad esempio, potremmo scegliere temperatura e composizione (l’umidità assoluta) o umidità relativa e tensione di vapore e così via: le altre variabili sarebbero definite dalle relazioni di stato trattate nel paragrafo precedente. L’igrometria fa uso anche di altre variabili che vengono tradizionalmente impiegate in alternativa a quelle già introdotte.