La (11.2) è un’ dove r indica la velocità di reazione riferita al reagente A e in cui la funzione che compare al secondo membro può assumere forme molto diverse a seconda della reazione considerata. Nei casi più semplici c’è diretta proporzionalità tra concentrazione e velocità, in questa evenienza la (11.2) diventa: equazione cinetica A in cui , detta , è costante solo in condizioni isoterme. è detta anche ed è pari alla velocità di reazione per valori unitari della concentrazione. In questo caso ha le dimensioni di t . k costante cinetica k coefficiente di velocità -1 11.2 VELOCITÀ DI REAZIONE E CONCENTRAZIONE La velocità di reazione dipende sia dalle concentrazioni sia dalla temperatura. Per meglio focalizzare l’influenza di questi parametri, li considereremo inizialmente in modo separato. Cominciamo dalle concentrazioni che, come si è già detto, possono essere espresse in varie unità di misura o anche come pressioni parziali, a seconda della convenienza. 11.2.1 Molecolarità ed ordine di reazione Se la velocità della reazione (11.1) è data da r = k · [A] A diciamo che la reazione decorre con una cinetica del . Se invece la dipendenza è primo ordine r = k · [A] A 2 diciamo che la cinetica è del . In generale, se per una generica reazione la velocità è data da secondo ordine r = k · [A] · [B] · [C] · … (11.4) α β γ possiamo dire che la reazione è di ordine n, con n = α + β + γ + …, e anche che è di ordine α, β, γ, … rispetto alla sostanza A, B, C, … L’ordine di reazione è un dato empirico che si ottiene dalla correlazione della velocità di reazione a temperatura costante con le concentrazioni delle sostanze che vi partecipano e generalmente non corrisponde alla stechiometria della reazione. Non è necessariamente un numero intero: può essere anche frazionario, negativo o nullo. Un tipico esempio è la reazione di formazione di HBr H + Br → 2 HBr 2 2 a cui corrisponde la seguente equazione cinetica: