In Tab. 12.8 sono riportati gli effetti dell’esposizione ai vapori d’ammoniaca. Ammoniaca, ppm nell’aria Effetti < 50 Percezione dell’odore 40 ÷ 100 Irritazione degli occhi e del sistema respiratorio 400 ÷ 700 Grave irritazione degli occhi e del sistema respiratorio; possibilità di danno irreversibile 1700 Tosse convulsiva e spasmi bronchiali; 30 minuti d’esposizione possono essere fatali > 5000 Morte per soffocamento Effetti sull’uomo dell’esposizione all’ammoniaca. Tab. 12.8 L’ammoniaca non presenta particolari rischi di incendio o di esplosione (v. § 12.2.2) e non produce prodotti di decomposizione instabili o pericolosi, mentre tra i prodotti di combustione, gli ossidi d’azoto sono nocivi. Su molti materiali ha un’azione corrosiva: sono da evitare le leghe di rame e zinco, in pratica l’unico materiale utilizzato per le apparecchiature è l’acciaio. Con altri, come oro, argento, clorati, calcio e mercurio può formare composti esplosivi. Così, sono da evitare i termometri a mercurio nelle apparecchiature che lavorano con l’ammoniaca. 12.3 La produzione di acido nitrico L’ è un composto chimico noto fin dall’antichità. Gli antichi egizi lo utilizzavano per separare l’oro dall’argento, dato che quest’ultimo, al contrario del primo, viene ossidato dall’acido. Chiamato dagli alchimisti medievali, veniva ottenuto per reazione tra l’acido solforico e il (nitrato di potassio). Con lo sviluppo dell’industria dei fertilizzanti si sostituì al salnitro il (nitrato di sodio). Solo all’inizio del XX secolo si cambiò tecnologia. Inizialmente fu prodotto per reazione all’arco elettrico dall’aria con produzione di NO (v. § 12.2.1). Nello stesso periodo Ostwald studiava l’ossidazione catalitica dell’ammoniaca e nel 1908 avviò in Germania il primo impianto pilota che produceva 3 t/d di acido nitrico. Con lo sviluppo della sintesi dell’ammoniaca il processo Ostwald si affermò definitivamente come l’unico metodo di produzione industriale. acido nitrico aqua fortis salnitro nitro del Cile 12.3.1 Proprietà dell’acido nitrico e degli ossidi d’azoto L’acido nitrico puro è alquanto stabile solo allo stato solido. Fondendo, forma un liquido incolore che si decompone più meno rapidamente con l’aumentare della temperatura e l’esposizione alla luce, con formazione di ossidi d’azoto secondo le reazioni: