Sostanza TLV-TWA TLV-STEL N₂O 50 - NO 25 - NO₂ 5,6 9,4 (15 min) HNO₃ 5,2 10 (15 min) Valori limite d’esposizione negli ambienti di lavoro (TLV), mg/m³.** Tab. 12.14 Il puro non irrita i tessuti, però trasforma l’emoglobina in metaemoglobina che non trasporta l’ossigeno e potrebbe portare alla morte. Bisogna però considerare che il in aria si equilibra con il , decisamente molto più tossico, i cui effetti sono perciò prevalenti. Il è un gas irritante. La sua inalazione provoca edema polmonare che può essere mortale (dose letale 200 ppmv). È solo poco solubile in acqua, ma è alquanto liposolubile, penetra perciò in profondità nei tessuti e i suoi effetti compaiono di conseguenza con un certo ritardo, così l’edema polmonare, a seconda della dose, compare dopo 2 + 24 h dall’esposizione. In presenza di gas nitrosi bisogna indossare l’apposita maschera. monossido monossido diossido diossido L’ ha un effetto caustico sui tessuti con cui viene a contatto. Se inalato provoca edemi polmonari e ulcerazioni delle mucose, in ogni caso rilascia gas nitrosi anche a temperatura ambiente, per cui lo si deve maneggiare in ambienti ben ventilati o, in laboratorio, sotto cappa. Come per il diossido, l’edema, anche con esito fatale, può comparire dopo diverse ore. A contatto con la pelle provoca ustioni e la colorazione di giallo per la formazione di xantoproteine. Maneggiando l’acido, bisogna utilizzare indumenti protettivi; in caso di contatto, innanzitutto bisogna lavare abbondantemente con acqua la parte colpita al fine di diluire l’acido senza provocare surriscaldamenti dovuti al calore di diluizione. In caso di ingestione le ustioni interessano tessuti alquanto delicati. Anche in questo caso, se possibile somministrare acqua per diluire l’acido, non provocare il vomito, non somministrare bicarbonato, che darebbe CO₂, ma latte di calcio molto diluito per evitare che il calore di neutralizzazione peggiori la situazione. L’acido nitrico oltre che tossico è altamente pericoloso, specie se concentrato. Molte sono le reazioni che possono avere un andamento esplosivo. Con molti composti organici agisce da forte ossidante provocandone l’accensione. È altamente pericoloso assorbire l’acido con segatura, cotone, cellulosa. Un altro pericolo presente in questi impianti è la formazione dell’esplosivo NH₄NO₃. Il nitrato d’ammonio tende a formare depositi agglomerandosi in masse dure. Per riscaldamento o anche per semplice sollecitazione meccanica si decompone in modo esplosivo secondo la reazione: acido nitrico 2 NH₄NO₃ → 2 N₂ + O₂ + 4 H₂O I sistemi di controllo del bruciatore catalitico dell’ammoniaca debbono essere tali da assicurarne la sua completa combustione, in quanto, anche se residua in piccole tracce, viene quantitativamente trasformata in nitrato che poi si può accumulare dando depositi nelle varie apparecchiature. Periodiche iniezioni di vapore nei punti più esposti, come i compressori, sembra possano prevenire la formazione di questi depositi. Pericolosità dell’acido nitrico