GLOSSARY Tecnica utilizzata nella produzione di acido nitrico per ridurre le emissioni di ossidi d’azoto. Consiste nel prolungare l’assorbimento degli ossidi d’azoto e nel farlo a bassa temperatura in modo da favorire tutte le reazioni che portano a HNO₃. Particolarmente efficace negli impianti ad alta pressione. Assorbimento esteso. Miscela non ideale, i cui vapori in equilibrio con il liquido non presentano il fenomeno dell’arricchimento nel componente più volatile, ma hanno la stessa composizione. Non è quindi separabile per semplice distillazione. Può essere di massimo, se il suo punto d’ebollizione è superiore a quello dei componenti la miscela, o di minimo, se è inferiore. Azeotropo. Scala empirica per la densità dei liquidi, ormai poco usata. Per i liquidi più pesanti dell’acqua la relazione tra i gradi Baumé (°Bé) e la densità relativa all’acqua (d) è: °Bé = 144 – 144/d. Baumé. Minuscoli aggregati microcristallini tipici della superficie dei catalizzatori. Cristalliti. Processo con cui si allontanano i composti solforati. Abitualmente i composti solforati acidi (H₂S, tioalcoli) vengono allontanati per assorbimento con soluzioni alcaline, mentre quelli basici (COS, solfuri, tiofene e derivati) vengono rimossi per idrodesolforazione catalitica. La carica dello (gas naturale) deve essere desolforata per non avvelenare il catalizzatore. Desolforazione. steam reforming Particolare distillazione condotta in presenza di una sostanza che altera la volatilità relativa dei componenti la miscela, rendendoli così facilmente separabili per distillazione. Utilizzata nella produzione dell’acido nitrico per ottenere l’acido concentrato da quello a concentrazione azeotropica. Distillazione estrattiva. Processo in cui viene scissa la molecola biatomica dell’azoto, peraltro alquanto stabile. Fissazione dell’azoto. Nella sintesi dell’ammoniaca, modalità con cui i gas reagenti attraversano il letto catalitico rispetto all’asse del reattore. Offre minori perdite di carico e permette l’adozione di catalizzatori a granuli più piccoli, perciò con maggiore superficie specifica e, in definitiva, più attivi. Flusso trasversale. Gas ottenuto dalla reazione del vapor d’acqua sul carbone. Costituito da idrogeno e monossido di carbonio. Gas d’acqua. Miscele di idrogeno e azoto o di idrogeno e CO, usate rispettivamente per la sintesi dell’ammoniaca e per quella del metanolo. Gas di sintesi. Materiale ricco di nitrati formato dalla decomposizione delle deiezioni di uccelli. Si trova principalmente in depositi formatosi lungo le coste del Perù e del Cile. Guano. Nella produzione dell’acido nitrico, operazione con cui si rimuovono gli ossidi d’azoto dall’acido per strippaggio con aria. Imbianchimento. Nella sintesi dell’ammoniaca, metano e argon che si accumulano nel circuito di sintesi. Con appositi spurghi se ne limita la concentrazione a ~10%. Inerti. Nome d’uso del diossido d’azoto (NO₂). Ipoazotide. Acronimo di , il processo più innovativo per la sintesi dell’ammoniaca, utilizza nuovi catalizzatori a base di rutenio che permettono di operare a più bassa pressione. KAAP. Kellogg’s Advanced Ammonia Process Intervallo di composizione di una miscela gassosa, solitamente con aria od ossigeno, che può esplodere per innesco. Limiti d’esplosività. Ossido misto di Fe²⁺ e Fe³⁺, di formula Fe₃O₄, è la materia prima per la preparazione degli usuali catalizzatori per la sintesi dell’ammoniaca (v. anche ). Magnetite. Spinello Dispositivo costituito da reti sovrapposte che ha la funzione di abbattere le nebbie o le polveri trascinate da una corrente gassosa. Materassino antitrascinamento.