La materia plastica più richiesta in Europa, ma anche nel mondo, è senz’altro il polietilene, nelle sue varie tipologie. Segue il polipropilene, il cui impiego è cresciuto, negli ultimi tempi, soprattutto negli imballaggi. Polietilene e polipropilene coprono quasi il 40% della domanda del 2011; se aggiungiamo PVC, poliuretani, polistirene compatto ed espanso (EPS), PET, arriviamo all’80% (v. Fig. 13.6). Domanda di materie plastiche in Europa (EU27 + CH, N) nel 2011, suddivisa per tipologia. (EPS: polistirene espanso). Fig. 13.6 Nelle altre tipologie di materie plastiche prevalgono le poliammidi, i copolimeri ABS e SAN, il polimetilmetacrilato. 13.3 LA STRUTTURA DEI POLIMERI 13.3.1 Omopolimeri e copolimeri Si definisce un polimero ottenuto da un solo monomero. Polietilene, polipropilene, polistirene, sono esempi di omopolimeri. Quando nella polimerizzazione si ricorre a più di un tipo di monomero si ottiene un . A seconda dei monomeri coinvolti si possono avere , , , ecc. ABS, EVA, SAN, SB (v. Tab. 13.2) sono copolimeri. omopolimero copolimero bipolimeri terpolimeri quaterpolimeri Ci possono essere diversi modi in cui le diverse unità monomeriche sono distribuite nella struttura polimerica. Nel copolimero la successione dei monomeri è casuale, in quello a c’è un’alternanza di blocchi costituiti dalla medesima unità monomerica, in quello le unità monomeriche si succedono alternandosi lungo la catena, in quello alla catena principale si attaccano sequenze delle altre unità monomeriche (v. Fig. 13.7). random blocchi alternato aggraffato Tipologie di copolimeri