13.7 Gli additivi delle materie plastiche I polimeri puri raramente posseggono quelle qualità che noi osserviamo nei manufatti. Spesso è necessario aggiungere degli opportuni additivi per ottenere le qualità tecnologiche ed estetiche desiderate. Gli additivi utilizzati sono numerosi, si possono comunque raggruppare nelle seguenti categorie. Le cariche sono sostanze inerti utilizzate principalmente per abbassare il costo del manufatto. I rinforzanti sono materiali aggiunti per migliorare le proprietà meccaniche, quali stabilità dimensionale e termica, resistenza all'urto, alla trazione, alla compressione e all'abrasione. La divisione tra le due categorie non è netta in quanto in una certa misura le cariche possono agire da rinforzanti e viceversa; quando l’azione rinforzante è prevalente si parla di , che tratteremo separatamente. Possono rappresentare la maggior parte del manufatto (fino all'80%) e in tal caso il polimero svolge soprattutto la funzione di adesivo interparticellare. Si possono suddividere in due categorie: materiale a struttura particellare e materiale fibroso. Tra i materiali particellari si evidenziano: Cariche e rinforzanti. compositi materiali silicici, quali la sabbia, il quarzo, la farina fossile; silicati come argille, mica, talco; vetro in granuli, scaglie, sfere piene e vuote; composti inorganici quali gesso, calcare, allumina, magnesia, ecc; polveri metalliche; materiale cellulosico come farina di legno, segatura, ecc. Tra i materiali fibrosi si evidenziano: fibre cellulosiche come cotone e derivati; fibre sintetiche come nylon, poliestere, acriliche, ecc.; fibre tecnologiche come fibre di vetro, di carbonio, di boro, ecc. (v. § 13.9). Abbassare il costo del manufatto Hanno la funzione di migliorare la fluidità durante la lavorazione e di diminuire la rigidità del manufatto. Sono additivi che agiscono abbassando la temperatura di transizione vetrosa al di sotto della temperatura ambiente. L'esempio più importante si ha con il PVC che non plasticato è rigido e fragile, mentre opportunamente additivato diventa morbido e soffice tanto che viene utilizzato per la fabbricazione delle pelli sintetiche. Un buon plasticante deve essere perfettamente miscibile con il polimero a cui si aggiunge e deve avere la capacità di permanere nel materiale. Per cui deve possedere una tensione di vapore molto bassa e un basso coefficiente di diffusione, proprietà possedute in genere da sostanze ad alta massa molare. Plasticanti. Migliorare la fluidità