In alcuni casi si vuole focalizzare l’attenzione sull’emissione di gas serra. Così la LCA ridotta, riguardante solo questo dato, è denominata ( ). L’impatto ambientale dei manufatti in plastica non riguarda, ovviamente, solo la fase produttiva ma anche lo smaltimento, quando il manufatto diventa un rifiuto. Possiamo affermare, anzi, che quest’ultima fase del “ciclo di vita” ha assunto sempre più importanza, specie per gli imballaggi, in generale, e per i sacchetti di plastica, in particolare. Nel 2010, in Europa (EU27 + CH, N), si sono prodotti 15,3 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica di origine domestica, pari, per l’Italia, a 30 ÷ 40 kg per abitante. Impronta di carbonio Carbon Footprint 13.11.2 La normativa sui rifiuti L’attuazione delle direttive europee sui rifiuti (91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sui rifiuti da imballaggi) si è concretizzata per l’Italia nei Decreti Legislativi n. 22 del 5.2.97 e n. 389 dell’8.9.97. Con il D.Lv. n. 152 del 3/4/2006, periodicamente aggiornato, si è arrivati al cosiddetto che “ ”. “Testo unico ambientale” ha come obiettivo primario la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il miglioramento delle condizioni dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali Per quanto riguarda i rifiuti, le norme si ispirano ai seguenti principi guida: prevenzione della formazione di rifiuti riducendone la quantità e la pericolosità già a livello produttivo; incentivazione del riutilizzo, del riciclaggio e del recupero di materie prime dai rifiuti (cosiddette materie prime seconde); ottimizzazione dello smaltimento, a cui deve essere destinata una frazione sempre minore di rifiuti (specie in discarica), e che deve essere effettuato con le migliori tecnologie man mano disponibili. Testo unico ambientale Secondo il D.Lv. 152/06, la classificazione dei rifiuti, piuttosto articolata, prevede le seguenti categorie principali: In base all’origine: rifiuti urbani, compresi i rifiuti non pericolosi assimilabili agli urbani; rifiuti speciali. In base alla pericolosità: rifiuti non pericolosi; rifiuti pericolosi. Classificazione rifiuti Per quanto riguarda gli imballaggi e i relativi rifiuti, per favorire il recupero e il riciclaggio e per attuare il necessario coordinamento dell’attività di raccolta differenziata, è stato istituito il Consorzio nazionale imballaggi ( ), costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi. Il CONAI costituisce un sistema che si basa sull’attività di sei Consorzi rappresentativi dei materiali (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica, vetro) che coordinano e organizzano: CONAI il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico; la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali; Produttori e utilizzatori di imballaggi