3.12 DISTILLAZIONE ESTRATTIVA Quando i componenti della miscela presentano volatilità troppo simili, la tradizionale distillazione di rettifica porterebbe ad un numero di stadi troppo elevato e, in definitiva, antieconomico. È possibile, in questi casi, utilizzare la tecnica della , che consiste nell’aggiungere al sistema un terzo componente che possa innalzare la volatilità relativa rendendo attuabile la separazione. Il componente aggiunto, indicato con il termine "solvente", deve presentare una tensione di vapore bassa relativamente agli altri due componenti, in maniera da non subire sostanzialmente vaporizzazione e ritrovarsi allo stato liquido al fondo colonna. In genere il solvente è chimicamente affine ad uno dei componenti ed è proprio su tale componente che il solvente esercita la sua azione, in modo aumentare l’intensità dei legami interparticellari ed abbassarne la volatilità. Un esempio è costituito dalla miscela di iso-ottano e toluene per cui, a pressione atmosferica, si ha una volatilità relativa molto bassa ed una curva di equilibrio appiattita sulla retta a 45° (v. Fig. 3.47). L’aggiunta di fenolo (T = 181,4 °C), più affine al toluene, determina un aumento della volatilità relativa dell’iso-ottano, tanto maggiore quanto maggiore è l’aggiunta di fenolo che allontana la curva di equilibrio dalla diagonale. distillazione estrattiva eb Distillazione estrattiva: modalità e prestazioni Fig. 3.47 Curva di equilibrio per il sistema iso-ottano/toluene/fenolo. L’impianto, illustrato in Fig. 3.48, è costituito da una colonna di frazionamento principale, in cui, sopra alla miscela di iso-ottano e toluene, si alimenta anche il fenolo. A sua volta, il piatto di alimentazione del fenolo deve essere sotto un numero di stadi sufficiente a consentire la condensazione di eventuali tracce di fenolo passato in fase vapore con l’iso-ottano.