Dal fondo colonna esce la miscela toluene-fenolo che viene facilmente separata nella colonna ausiliaria da cui si ottiene il toluene (componente leggero) dalla testa e, dalla coda, il fenolo che viene riciclato alla colonna principale. Fig. 3.48 Distillazione estrattiva della miscela iso-ottano/toluene. Un altro classico caso di applicazione della distillazione estrattiva nell’industria petrolifera è costituito dalla separazione del butadiene dai buteni e dal butano con l’aggiunta di furfurolo come solvente. Talvolta la distillazione estrattiva può essere applicata quando la miscela forma azeotropi. Un esempio è costituito dalla miscela acetone/metanolo, che formano un azeotropo alla composizione x = 0,775 circa in acetone. L’aggiunta di butanolo al sistema cambia la volatilità relativa al punto da fare sparire l’azeotropo. az 3.13 DISTILLAZIONE AZEOTROPICA Le miscele reali che formano azeotropi presentano un’inversione della volatilità relativa passando da composizioni inferiori rispetto a quella azeotropica a composizioni superiori. Pertanto sarebbe impossibile, con la rettifica continua, oltrepassare la composizione azeotropica in un senso o nell’altro. Tra le miscele formanti azeotropo ve ne sono diverse di notevole interesse commerciale, come le miscele acqua-acido nitrico, acqua-alcoli e acqua-acido cloridrico. Alcune di queste miscele possono essere separate con successo con la tecnica della distillazione azeotropica, in cui, come nella distillazione estrattiva, viene aggiunto un terzo componente che ha la funzione di formare un nuovo azeotropo con uno o ambedue i componenti originari della miscela. Distillazione azeotropica: modalità e prestazioni