I solventi impiegati nell’assorbimento dovranno possedere determinate caratteristiche. Innanzitutto, la solubilità del gas nel solvente deve essere elevata, in maniera da non avere limiti sulle composizioni del solvente in uscita. In genere ciò si verifica quando solvente e soluto sono della stessa natura, per cui idrocarburi come le benzine leggere sono ottimi solventi per il metano e altri idrocarburi gassosi. I solventi devono presentare una volatilità bassa, per evitare perdite eccessive nella fase gassosa, che comunque uscirà satura di solvente. Talvolta, nel caso di scelta obbligata del solvente, è possibile recuperarlo dalla corrente gassosa tramite un assorbimento con un solvente meno volatile. Un’altra caratteristica fisica rilevante è la viscosità del solvente, che deve essere bassa per ottenere elevati coefficienti di trasferimento, minori perdite di carico e minori rischi di ingolfamento della colonna. Per molte applicazioni il solvente migliore è l’acqua, mentre per gas che contengono idrocarburi devono essere impiegati solventi della stessa natura. Infine, il solvente deve essere poco corrosivo, non deve essere tossico e deve essere sufficientemente economico. 4.2 LE EQUAZIONI DI TRASFERIMENTO DI MATERIA Come per la distillazione, il trasferimento di materia è realizzato mettendo a contatto due fasi che non sono in equilibrio termodinamico tra loro. In particolare, il soluto avrà nelle due fasi un potenziale chimico differente. Il soluto si trasferirà dalla fase a potenziale maggiore verso quella a potenziale minore: dove si è indicato con µ e µ rispettivamente il potenziale del soluto nella fase liquida e nella fase gassosa. La differenza tra i due potenziali rappresenta la forza spingente che determina il trasferimento. Il sistema tenderà alle condizioni di equilibrio tramite un trasferimento di soluto da o verso il solvente che tenderà ad eguagliare i potenziali. L s G s Condizioni per il trasferimento di materia 4.2.1 Il modello del doppio film I trasferimenti di materia tra due fasi senza reazione chimica tra il soluto ed il solvente fanno riferimento ad un modello detto . In base a questo modello in ognuna delle due fasi si viene a formare, a ridosso dell’interfase, un film stagnante o, al massimo, in moto laminare. Superato il film, nel cuore delle due fasi, si suppone che i moti turbolenti o convettivi rendano uniformi le concentrazioni. modello del doppio film Trasferimento di materia senza reazione chimica