L’equilibrio di ripartizione dipende marcatamente dalla temperatura, mentre l’influenza della pressione, trattandosi di fasi condensate, è generalmente trascurabile, tranne che non si operi con solventi in condizioni supercritiche (v. § 6.9). La rappresentazione grafica delle relazioni d’equilibrio di un sistema ternario costituito da diluente (A), solvente (B) e soluto (C) può presentare diversi casi. Una rilevante suddivisione, che si riflette anche sul metodo di calcolo del numero degli stadi d’equilibrio e del bilancio di materia, è tra: sistemi in cui solvente e diluente sono del tutto immiscibili; sistemi in cui i tre componenti sono più o meno parzialmente miscibili. Sistemi immiscibili e a parziale miscibilità Nell’edizione cartacea di questo testo, per quanto riguarda i bilanci di materia e il calcolo del numero di stadi d’equilibrio, saranno trattati solo i sistemi a totale immiscibilità. I sistemi a parziale miscibilità saranno trattati solo nell’edizione online. Online 5.5 SISTEMI A COMPLETA IMMISCIBILITÀ TRA SOLVENTE E DILUENTE È un caso limite, dato che una pur minima miscibilità è sempre presente. D’altro canto l’assunzione di una totale immiscibilità semplifica notevolmente le procedure di calcolo del bilancio di materia e del numero degli stadi d’equilibrio, per cui, se l’approssimazione è lecita, è un’assunzione di certo preferibile. In questo caso è conveniente esprimere la relazione d’equilibrio come: Coefficiente di ripartizione Nella (5.3) K è il coefficiente di ripartizione in rapporto. Y e X sono le del soluto, rispettivamente, nell’estratto e nel raffinato, definite come: r concentrazioni in rapporto con: m = massa del soluto nell’estratto; CE m = massa del soluto nel raffinato; CR m = massa del solvente nell’estratto; B m = massa del diluente nel raffinato. A Concentrazioni in rapporto