Il rapporto tra i segmenti x x e x x , sul cateto corrispondente all’asse x, coincide con quello tra i segmenti MS e FM (fascio di rette tagliate da due trasversali). Resta, così, . La stessa conferma si può ottenere ovviamente utilizzando la (6.19), da cui similmente si può ricavare: M S F M confermata anche la regola della leva 6.6 L’EQUILIBRIO NELL’ESTRAZIONE SOLIDO-LIQUIDO In condizioni d’equilibrio avremo una fase solida e una liquida in base all’equilibrio di solubilità specifico della coppia soluto-solvente in gioco. Ai fini del dimensionamento delle apparecchiature interessa, però, l’effettiva relazione esistente tra le concentrazioni delle correnti che si separano dopo che si è raggiunto l’equilibrio. Ciò, infatti, permette di definire lo stadio d’equilibrio ideale o teorico. Nello stadio d’equilibrio si presuppone che l’estratto formatosi esca completamente privo di inerte (costituito solo dal solvente e dal soluto) mentre il residuo tratterrà inevitabilmente sia del soluto sia del solvente. La quantità di soluzione trattenuta nel residuo non dipende esclusivamente dalla natura dei componenti e dalle variabili di stato ma anche dal tipo di apparecchiatura e dal modo di condurre l’operazione. Quindi la relazione esistente tra le composizioni di residuo ed estratto uscenti da uno stadio d’estrazione non è una vera e propria relazione d’equilibrio (nel senso termodinamico del termine) ma è solo una relazione semiempirica tra le composizioni delle due correnti. Stadio di equilibrio ideale 6.6.1 La suddivisione del miscuglio d’estrazione Partiamo dal considerare come si possa rappresentare sul diagramma ternario la suddivisione del miscuglio d’estrazione in residuo ed estratto a seconda dei possibili casi d’equilibrio di solubilità. I possibili casi sono tre. In ogni caso ipotizziamo che tutto il soluto presente nel solido possa venire a contatto con il solvente e che si disponga di un’apparecchiatura ideale tale che, raggiunto l’equilibrio di solubilità, sia in grado di separare totalmente la fase liquida dalla solida. Suddivisione del miscuglio d’estrazione in estratto e residuo 1. Soluto e solvente miscibili in qualsiasi rapporto Il soluto si scioglie nel solvente in qualsiasi rapporto. Teoricamente basta una minima quantità di solvente per portare tutto il soluto in soluzione. È tipico dei soluti liquidi totalmente miscibili con il solvente, p.e. olio di semi ed esano. Quindi tutto il soluto passa comunque in soluzione e, nell’ipotesi di una totale separazione solido-liquido, si avrà un residuo costituito da inerte puro ed un estratto da una soluzione priva d’inerte.