Dall’esame di questi casi si possono dedurre due importanti proprietà dei diagrammi triangolari: Un segmento, interno al triangolo e parallelo ad uno dei lati, rappresenta miscugli in cui c’è un rapporto costante tra due dei componenti e il terzo, il cui vertice rappresentativo è opposto al lato a cui è parallelo il segmento. Come, p.e., nel caso III in cui è costante il rapporto tra soluzione ed inerte. Un segmento, interno al triangolo, che congiunge un vertice con il lato opposto, rappresenta miscugli in cui è costante il rapporto tra due componenti i cui vertici rappresentativi delimitano il lato intersecato dal segmento, come nel caso IV in cui è costante il rapporto tra solvente ed inerte. Due importanti proprietà dei diagrammi triangolari 6.7 DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI STADI IDEALI L’estrazione solido-liquido può essere condotta in un singolo stadio o in stadi multipli a correnti incrociate o in controcorrente; in particolari apparecchiature anche in equicorrente, ma ciò permette solo di avvicinarsi maggiormente all’equilibrio e quindi corrisponde allo stadio singolo. Sia l’estratto sia il solvente si considerano sempre privi di inerte. Si può operare in discontinuo in stadio singolo o in stadi multipli a correnti incrociate. 6.7.1 Estrazione a stadio singolo Le correnti entranti ed uscenti nello stadio d’equilibrio sono rappresentate in Fig. 6.6. Fig. 6.6 Correnti entranti ed uscenti nello stadio d’equilibrio. F: alimentazione; S: solvente; E: estratto; R: residuo; M: miscuglio d’estrazione. Estratto e residuo sono tra loro in equilibrio. Il prossimo esempio mostra come localizzare le correnti imp licate in uno stadio d’estrazione. Esempio 6.8 Si vogliono estrarre dei semi contenenti il 30% di olio con un solvente idrocarburico puro. Soluto e solvente sono miscibili in ogni proporzione. I semi sono privi di soluto. Si utilizza 3 volte la quantità minima di solvente. La linea d’equilibrio è quella dell’esempio 6.5: una retta che intercetta i cateti a x = 0,8 e a y = 0,4 (v. Fig. 6.5.b). Si vuole conoscere la concentrazione del soluto nell’estratto e nel residuo. R R