Fig. 6.11 Costruzione grafica per il calcolo del numero di stadi ideali nell’estrazione solido-liquido incontrocorrente, relativa all’Esempio 6.10. Lunghezza originale del cateto 200 mm. Per calcolare il numero di stadi ideali è necessario localizzare il punto P rappresentativo della corrente netta all’interstadio. Per la (6.34), potendo considerare F come la miscela di E + P, per l’allineamento delle correnti, il punto P si trova sul prolungamento della congiungente i punti E e F. Similmente, per la (6.38), si trova anche sul prolungamento della congiungente i punti S e R . Per cui l’intersezione tra i due prolungamenti permette di identificare il punto P (v. Fig. 6.11). Il numero di stadi ideali si calcola identificando sul diagramma i punti rappresentativi di tutte le correnti entranti ed uscenti da tutti gli stadi. Cominciando da E , si traccia un segmento che unisce tale punto al vertice I: ciò permette di localizzare, all’intersezione con la curva d’equilibrio, R . Per la (6.35), R è il punto miscela tra P ed E . Congiungendo quindi P a R e prolungando il segmento fino ad incontrare l’ipotenusa, si localizza E . Si ripete la procedura fino ad individuare un residuo con una concentrazione del soluto uguale o inferiore a quella voluta. I passi da ripetere sono: 1 1 n 1 1 1 2 1 2 si individuano le correnti in equilibrio uscenti dallo stadio, nel nostro caso si congiunge E ad I e si individua R all’intersezione con la linea d’equilibrio; 2 2 si individuano le correnti all’interstadio, nel nostro caso si traccia la congiungente tra P ed R e la si prolunga fino all’ipotenusa, luogo degli estratti, e si localizza E , corrente all’interstadio con R . 2 3 2 Come si può vedere dalla Fig. 6.11, nel nostro caso sono sufficienti 3 stadi teorici per ottenere una concentrazione del soluto nel residuo inferiore a quella desiderata.