6.8 LE APPARECCHIATURE PER L’ESTRAZIONE SOLIDO-LIQUIDO Le caratteristiche dei solidi che vengono sottoposti ad estrazione sono le più varie. Si va dai minerali che possiedono un’elevata densità e spesso anche un’elevata durezza, alle matrici di natura organica con densità anche prossime a quella del solvente e con consistenze così basse da rendere probabile una loro disgregazione. Ne consegue che la tipologia degli estrattori risulta piuttosto varia. Le apparecchiature d’estrazione si possono suddividere in base alla modalità con cui si conduce l’operazione. L’estrazione può avvenire per , in cui il solvente attraversa un letto solido le cui particelle sostanzialmente non si muovono le une rispetto le altre, oppure può avvenire per , in cui un sistema d’agitazione fa muovere disordinatamente il solido nella soluzione. Inoltre si possono ulteriormente suddividere in continue e discontinue, soprattutto per quanto riguarda la movimentazione dei solidi. Tra gli estrattori continui che operano in controcorrente, analogamente a quanto visto per l’estrazione liquido-liquido (v. § 5.12), ci sono delle apparecchiature a stadi in cui si alternano fasi di miscelazione e fasi di separazione di residuo ed estratto e delle apparecchiature differenziali in cui il contatto tra le due correnti è continuo. Le apparecchiature descritte nei paragrafi che seguono sono state scelte tra le più diffuse e le più idonee ad illustrare l’operazione. Per la grande varietà delle caratteristiche dei solidi sottoposti ad estrazione, molte altre sono state progettate ed utilizzate in situazioni particolari per meglio adattarsi a specifici processi. percolazione dispersione Estrattori a percolazione e a dispersione 6.8.1 Estrazione a stadi multipli in controcorrente Nella percolazione, come nella dispersione, è necessario assicurare un tempo di contatto sufficientemente lungo affinché il sistema si avvicini in modo accettabile all’equilibrio.