6.8 Le apparecchiature per l estrazione solido-liquido 309 correnti entranti ed uscenti da tutti gli stadi. Cominciando da E1, si traccia un segmento che unisce tale punto al vertice I: ciò permette di localizzare, all intersezione con la curva d equilibrio, R1. Per la (6.35) R1 è il punto miscela tra P ed E2. Congiungendo quindi P a R1 e prolungando il segmento fino ad incontrare l ipotenusa, si localizza E2. Si ripete la procedura fino ad individuare un residuo con una concentrazione del soluto uguale o inferiore a quella voluta. I passi da ripetere sono: si individuano le correnti in equilibrio uscenti dallo stadio, nel nostro caso si congiunge E2 ad I e si individua R2 all intersezione con la linea d equilibrio; si individuano le correnti all interstadio, nel nostro caso si traccia la congiungente tra P ed R2 e la si prolunga fino all ipotenusa, luogo degli estratti, e si localizza E3, corrente all interstadio con R2. Come si può vedere dalla Fig. 6.11, nel nostro caso sono sufficienti 3 stadi teorici per ottenere una concentrazione del soluto nel residuo inferiore a quella desiderata. 6.8 LE APPARECCHIATURE PER L ESTRAZIONE SOLIDO-LIQUIDO Le caratteristiche dei solidi che vengono sottoposti ad estrazione sono le più varie. Si va dai minerali che possiedono un elevata densità e spesso anche un elevata durezza, alle matrici di natura organica con densità anche prossime a quella del solvente e con consistenze così basse da rendere probabile una loro disgregazione. Ne consegue che la tipologia degli estrattori risulta piuttosto varia. Estrattori a Le apparecchiature d estrazione si possono suddividere in base alla modalità percolazione e a con cui si conduce l operazione. L estrazione può avvenire per percolazione, in cui dispersione il solvente attraversa un letto solido le cui particelle sostanzialmente non si muovono le une rispetto le altre, oppure può avvenire per dispersione, in cui un sistema d agitazione fa muovere disordinatamente il solido nella soluzione. Inoltre si possono ulteriormente suddividere in continue e discontinue, soprattutto per quanto riguarda la movimentazione dei solidi. Tra gli estrattori continui che operano in controcorrente, analogamente a quanto visto per l estrazione liquido-liquido (v. § 5.12), ci sono delle apparecchiature a stadi in cui si alternano fasi di miscelazione a fasi di separazione di residuo ed estratto e delle apparecchiature differenziali in cui il contatto tra le due correnti è continuo. Le apparecchiature descritte nei paragrafi che seguono sono state scelte tra le più diffuse e le più idonee ad illustrare l operazione. Per la grande varietà delle caratteristiche dei solidi sottoposti ad estrazione, molte altre sono state progettate ed utilizzate in situazioni particolari per meglio adattarsi a specifici processi. 6.8.1 Estrazione a stadi multipli in controcorrente Nella percolazione, come nella dispersione, è necessario assicurare un tempo di contatto sufficientemente lungo affinché il sistema si avvicini in modo accettabile all equilibrio.