Glossario Per alcune voci, in comune con l’estrazione liquido-liquido, si veda il glossario del Cap. 5. Regola secondo cui, quando due correnti a diversa composizione si mescolano, il punto rappresentativo sui diagrammi di composizione del miscuglio ottenuto giace sul segmento che unisce i punti rappresentativi delle due correnti. Similmente, se una corrente si separa in due, i punti rappresentativi delle correnti ottenute si trovano su una retta che passa per il punto rappresentativo della corrente originaria. Vale anche in condizioni discontinue per miscele che si uniscono o che si separano. Allineamento delle correnti. Vedi . Corpo di fondo. Residuo Nell’estrazione solido-liquido in controcorrente è la differenza tra la corrente del raffinato e quella dell’estratto tra uno stadio e l’altro. Non le corrisponde un’entità fisica, per cui è detta anche corrente fittizia e può assumere valori negativi. Può essere definita anche come differenza tra estratto e raffinato. Dà la relazione di lavoro che lega le concentrazioni all’interstadio per il calcolo degli stadi teorici. Corrente netta all’interstadio. Estrazione con fluidi supercritici in cui si ottiene la separazione di più componenti. Tipicamente applicata a matrici liquide. Estrazione frazionata. Vedi . Estrazione gas-solido. Estrazione supercritica Estrazione in cui si utilizzano come solvente fluidi in condizioni supercritiche, cioè a temperatura e pressione superiori a quelle critiche. È prevalentemente applicata a matrici solide, ma trova applicazioni anche con le liquide. Estrazione supercritica. Processo di separazione di solidi finemente suddivisi in cui si favorisce il galleggiamento in un liquido di un particolare tipo di solidi. Sfrutta le differenze di tensione interfacciale dei diversi solidi presenti, per cui alcuni vengono meglio bagnati di altri e, in presenza di bolle d’aria, queste aderiscono preferenzialmente a un solo tipo di solido e lo fanno flottare. Flottazione. Fluidi a temperatura e pressione superiori a quelle critiche. Fluidi supercritici. Nell’estrazione solido-liquido, quella parte del solido che è insolubile nel solvente d’estrazione. Inerte. Intervallo di concentrazioni in cui in una miscela si ha la formazione di fasi immiscibili. Varia al variare di T e P. Lacuna di miscibilità. Detta anche , rappresenta il luogo dei punti, in un diagramma di composizione, dei residui che si formano in un processo d’estrazione. Non è una linea d’equilibrio nel senso termodinamico del termine in quanto, pur dipendendo dalle proprietà chimico fisiche dei componenti presenti, risulta notevolmente influenzata dalla modalità di conduzione del processo e dalla tipologia delle apparecchiature utilizzate. Linea dei residui. linea d’equilibrio operativo Vedi . Linea d’equilibrio operativo. Linea dei residui Sinonimo di estrazione solido-liquido, usato soprattutto per indicare l’estrazione di metalli dai minerali con soluzioni acide o di altri reagenti. Operazione antichissima con cui si estraevano, con acqua, ceneri di vegetali per ottenere una soluzione alcalina, la liscivia, che poi veniva usata nel lavaggio e nella sbiancatura dei tessuti. Lisciviazione. Regola che lega le quantità alla posizione dei punti rappresentativi nei diagrammi di composizione di due correnti che si uniscono per formarne una terza o di una corrente che si separa in due. Le portate delle due correnti (o le quantità, in un processo discontinuo) sono inversamente proporzionali alle distanze, sul diagramma di concentrazione, tra i punti rappresentativi delle due correnti e quello del loro miscuglio. Regola della leva. Detto anche , rappresenta quanto resta della matrice solida dopo l’estrazione. Contiene praticamente tutto l’inerte oltre a soluto e solvente, in quantità più o meno limitata. Residuo. corpo di fondo