7.8 IL VACUUM Il residuo del topping è un prodotto poco pregiato costituito da idrocarburi con un punto di ebollizione superiore ai 360 °C. È possibile però ottenere dal residuo alcune frazioni che, dopo opportuni trattamenti, vengono convertite in prodotti decisamente più pregiati. L’ulteriore frazionamento del residuo non è però attuabile a pressione atmosferica in quanto alle elevate temperature richieste il peso delle reazioni di cracking aumenterebbe notevolmente. Per questo il residuo viene sottoposto a distillazione , che consiste in una distillazione a pressione ridotta e, di conseguenza, a temperature ancora accettabili. Per molti aspetti la distillazione vacuum è simile al topping, con differenze sostanziali, oltre che nella pressione di esercizio di circa 40 mm Hg (54,4 mbar), nelle temperature di colonna, che sono leggermente più alte, con un massimo di circa 420 °C al fondo colonna, e nella quantità dei tagli laterali. Questi sono costituiti da gasoli da vacuum che possono essere utilizzati come alimentazione per il cracking catalitico, da cui si ottengono benzine ad alto numero di ottano, o possono essere raffinati per produrre lubrificanti. Nell’impianto illustrato in Fig. 7.19 il residuo da topping viene introdotto al forno di vacuum B1 da cui esce, in buona parte vaporizzato, alla temperatura di circa 420 °C. vacuum Distillazione a pressione ridotta Fig. 7.19 Distillazione vacuum per la produzione di cariche per il cracking catalitico.