Una ulteriore frazione vaporizza all’ingresso nella colonna C1, nella zona di flash che è particolarmente spinto per la ridotta pressione di esercizio. La carica si divide quindi nella corrente di vapori in risalita e quella del residuo che va verso il fondo. Anche nella distillazione vacuum si opera in corrente di vapore che, immesso dal fondo, incrocia il residuo prima che esca dalla colonna. Come la colonna del topping, anche la colonna del vacuum è suddivisa in sezioni separate per quanto riguarda la corrente di liquido in discesa, ma non per quella di vapore in salita. Come per il topping, da ogni sezione si estraggono i gasoli da vacuum in uscita, HVGO e LVGO, e si provvede al riciclo interno raffreddando con uno scambiatore. Dalla testa i vapori non condensati vengono aspirati dal sistema da vuoto, costituito da una batteria di tre stadi di eiettori. Il residuo del vacuum è costituito dagli idrocarburi in assoluto più pesanti e possono essere impiegati in processi di conversione o impiegati come bitume nella preparazione di asfalti. 7.9 LE CARATTERISTICHE DELLE BENZINE Le per autotrazione sono uno dei prodotti più importanti dell’industria petrolifera e coprono circa il 14% della produzione petrolifera totale. Sono costituite da idrocarburi che possiedono da 5 a 10 atomi di carbonio, con una predominanza di C6 , C7 e C8. L’intervallo di distillazione va da circa 30 °C fino a circa 205 °C (v. Fig. 7.20). benzine Fig. 7.20 Distillazione ASTM di una benzina.