I gas uscenti dal reattore passano alla sezione di frazionamento dell’impianto da dove si separano, nella colonna di frazionamento principale C1, gas e benzine dalla testa, oli combustibili medi e pesanti, detti “light cycle oil”, lateralmente ed un residuo dal fondo. Le benzine passano alla sezione di stabilizzazione dove vengono eliminate le tracce di gas e GPL. Il fondo viene inviato ad un decantatore che separa dal fondo una frazione carica di catalizzatore sfuggito ai cicloni, che viene riciclato al reattore, e dalla testa un residuo che viene utilizzato come olio combustibile. Sezione di frazionamento dell’impianto Fig. 7.28 Sezione di frazionamento del cracking catalitico. 7.11 IL REFORMING CATALITICO Il processo di può essere sfruttato sia per produrre benzine ad alto numero di ottano che per produrre aromatici, come benzene, toluene e xilene, che costituiscono bulk chemicals molto richiesti dall’industria delle materie plastiche. La carica del processo è costituita da benzine pesanti provenienti generalmente dal topping, con un taglio più leggero qualora l’operazione fosse orientata verso la produzione di aromatici. reforming catalitico 7.11.1 Aspetti termodinamici e cinetici Sebbene in passato siano stati impiegati reforming di tipo termico, oggi i processi di reforming sono esclusivamente di tipo catalitico, con un in grado di catalizzare tanto reazioni di isomerizzazione, tramite formazione di carbocationi, quanto reazioni di deidrociclizzazione, che producono aromatici. catalizzatore bifunzionale Tipologia di reazioni catalizzate nel reforming