397 7.13 Isomerizzazione l acido fluoridrico e i non reagiti dalla testa, che vengono inviati al reattore. Lateralmente si estraggono il n-butano che viene inviato all isomerizzazione ad isobutano e più in alto l isobutano riciclato al reattore R1. AR E3 D3 HF a riciclo D1 AR E2 HF E1 Isobutano C1 n-C 4 D2 R1 C2 VB E4 S Iso-C4 a riciclo Olefine C 3 C 4 Fig. 7.32 7.13 Alchilato a stoccaggio Processo Phillips di alchilazione con catalizzatore a base di HF. ISOMERIZZAZIONE Il processo di isomerizzazione consente di trasformare paraffine lineari in paraffine isomere, con lo scopo di aumentare il numero di ottano. La carica trattata in questo processo può essere costituita da benzine leggere, come pentano o esano, provenienti direttamente dal topping o anche dal reforming o da idrocracking. Il processo può trattare anche il n-butano per trasformarlo in isobutano utile per l alchilazione. La funzione principale dell isomerizzazione è quindi quella di aumentare il N.O. Research dei componenti leggeri delle benzine, mentre l alchilazione agisce sui componenti relativamente pesanti del blending. Le reazioni di isomerizzazione, leggermente esotermiche, vengono catalizzate da catalizzatori bifunzionali simili a quelli del reforming (T), che presentano insieme siti con attività deidrogenante e siti acidi che catalizzano la formazione di carbocationi. Sono stati realizzati processi a bassa temperatura, operanti con catalizzatori ad elevata attività come AlCl3 con SbCl3 o processi ad alta temperatura che utilizzano catalizzatori come metalli del gruppo del platino, supportati su allumina. Aspetti cinetici Un possibile meccanismo di reazione, con catalizzatore a base di platino su allumina, prevede una iniziale deidrogenazione, catalizzata dal platino, con formazione di olefina: L aumento del numero di ottano H3C CH2 CH2 CH3 Pt H3C CH2 CH CH2+ H2 (7.22) Successivamente si ottiene il carbocatione per addizione di H+ all olefina, catalizzata dal centro acido (7.23), e successivamente si può avere la formazione di carbo-