Le perle così ottenute sono poste negli stampi. Riscaldando lo stampo si ottiene il rammollimento del polimero e l’evaporazione dell’idrocarburo che fa dilatare le perle che, sospinte le une contro le altre, fondono insieme assumendo la forma dello stampo e dando così il manufatto voluto. Trova impiego principalmente nell’edilizia come isolante termico e nell’industria dell’imballaggio. (SAN), si considerano delle tecnoplastiche. Sono superiori al polistirene per resistenza ai solventi e per tenacità, sono trasparenti. (SBR), ottenuti per poliaddizione radicalica in emulsione, sono le classiche gomme sintetiche, sviluppatesi durante la seconda guerra mondiale per sopperire alla carenza di gomma naturale. Più recentemente si sono sviluppati copolimeri a blocchi, ottenuti per poliaddizione anionica in soluzione, che costituiscono un esempio di , un polimero, cioè, che a temperatura ambiente manifesta un comportamento simile a quello delle gomme vulcanizzate, mentre ad alta temperatura rammollisce e può essere lavorato come un comune termoplastico. (ABS), si considerano delle tecnoplastiche. Si preparano polimerizzando una miscela di acrilonitrile e stirene in un’emulsione acquosa di butadiene. Si ottiene una resina bifasica costituita da inclusioni di gomma stirene-butadiene in una matrice costituita dal copolimero acrilonitrilestirene. Le resine ABS resistono meglio alle alte temperature, ai solventi e all’usura del SAN. . Si preparano per polimerizzazione in sospensione. Il divinilbenzene (1,4-dietenilbenzene) forma delle reticolazioni tra le catene, per cui si ottiene una resina termoindurente. Hanno un’applicazione particolare, in quanto, sotto forma di microsfere porose, servono come matrice per la preparazione di resine a scambio ionico, ottenute funzionalizzando in vario modo l’anello benzenico; p.e. per solfonazione si introducono dei gruppi-SO3H, con ottenimento di resine a scambio ionico acide. Copolimeri stirene-acrilonitrile Copolimeri stirene-butadiene elastomero termoplastico Terpolimeri acrilonitrile-butadiene-stirene Copolimeri stirene-divinilbenzene Copolimeri dello stirene 8.4 IL POLIVINILCLORURO Il o ( ) si ottiene per poliaddizione radicalica del cloruro di vinile (VCM), a sua volta preparato a partire dall’etilene che viene clorurato od ossiclorurato a 1,2-dicloroetano che, a sua volta, per deidroclorurazione dà il cloruro di vinile: polivinilcloruro cloruro di polivinile PVC Sintesi del cloruro di vinile