Molto spesso il fattore limitante per i fenomeni di eutrofizzazione è costituito dal carico in fosforo che gli effluenti dagli impianti di depurazione contengono sotto forma di ortofosfati (PO ), di tripolifosfati (P O ) e di fosforo legato nei composti organici. La loro rimozione viene effettuata per precipitazione chimica utilizzando calce, eventualmente con reattivi coagulanti, come cloruro ferrico o solfato di alluminio, secondo le reazioni: 3– 4 3 3– 10 La precipitazione può essere realizzata dopo il trattamento biologico (postprecipitazione), eventualmente anche dopo la sedimentazione secondaria. Infatti, in questo caso si separerebbero i fanghi chimici dai fanghi biologici, accorgimento necessario quando si prevede un trattamento anaerobico dei fanghi per non ridurne il carico organico. Rimozione del fosforo 10.5 LA PRODUZIONE DI BIOGAS Il risultato dei trattamenti a cui viene sottoposto il liquame da depurare è il già citato, una fase acquosa in cui si vanno a concentrare gran parte delle sostanze inquinanti e dei microrganismi patogeni originariamente contenuti nei liquami. Di conseguenza, il fango di supero è un materiale altamente putrescibile che deve essere sottoposto a trattamenti di stabilizzazione per ottenere la riduzione del contenuto in sostanze degradabili, dei microrganismi patogeni e del volume complessivo, in maniera da consentirne lo smaltimento finale. fango di supero 10.5.1 La linea trattamento fanghi La linea trattamento fanghi prevede, come illustrato in Fig. 10.18, una successione di stadi la cui scelta dipende principalmente dalla potenzialità complessiva dell’impianto e dal tipo di trattamenti realizzati nella linea liquami. Il primo trattamento è molto spesso, indipendentemente dalle dimensioni dell’impianto, un trattamento di ispessimento, indispensabile per aumentare la concentrazione di solidi nella corrente dei fanghi di supero. Infatti, il contenuto di solidi nella corrente di fango è molto basso, tra lo 0,75% e il 4% in peso in base al tipo di fango, per cui la portata da trattare è relativamente grande. Iniziare con un trattamento di ispessimento consente quindi di ridurre il volume di tutte le apparecchiature successive. L’ispessimento è una normale operazione di separazione solido-liquido, realizzata con l’ispessitore, una vasca in cui per gravità, senza alcun dispendio energetico, viene separato il fango, dal fondo dell’apparecchiatura, dal surnatante, che viene riciclato alla linea liquami. Ispessimento Lo stadio successivo è rappresentato dalla stabilizzazione, che può essere realizzata con un trattamento aerobico, anaerobico o chimico. L’obiettivo della stabilizzazione consiste nella riduzione del contenuto di sostanze biodegradabili sino a quando la velocità delle reazioni di degradazione è sufficientemente bassa da non costituire un problema sanitario. Il fango si considera stabilizzato quando il consumo di ossigeno, ovviamente legato alla putrescibilità, è inferiore a 0,1 kg di O al giorno per ogni kg di solidi volatili contenuti nel fango. 2 Stabilizzazione chimica