3. Il periodo ipotetico Il periodo ipotetico è un costrutto sintattico composto da due proposizioni sintatticamente legate fra loro: la subordinata condizionale, detta protasi, introdotta da «se , che pone una premessa, e la principale, detta apodosi, che indica una conseguenza. 3.1 Il periodo ipotetico indipendente Il periodo ipotetico può essere di tre tipi, a seconda che l attendibilità espressa nella protasi sia rispettivamente: reale. possibile. irreale. 1. Periodo ipotetico del 1° tipo (realtà). Si ha il primo tipo quando la condizione, espressa dalla protasi, è effettivamente vera o è considerata tale da chi parla o scrive. Il latino, in esatta corrispondenza con l italiano, presenta: nelle protasi tutti i tempi dell indicativo; nell apodosi tutti i modi delle proposizioni principali. Poma, cruda si sunt, vix evelluntur. (Cic.) I frutti, se sono acerbi, si staccano con fatica. Valetudinem infirmam, si me amas, noli vexare. (Cic.) Se mi vuoi bene, non aggravare la tua salute, che è malferma. 2. Periodo ipotetico del 2° tipo. Si ha il periodo ipotetico del secondo tipo quando l ipotesi e la conseguenza vengono presentate come possibili a verificarsi. In latino si ha: il presente congiuntivo per la possibilità riferita al presente o al futuro. Si quis velit dicere illud, perabsurdum sit. (Cic.) Se uno volesse dire ciò, sarebbe assurdo. il perfetto congiuntivo (di uso meno frequente nell apodosi) per la possibilità riferita al passato. Si amicus rogaverit, quid facias? (Cic.) Se te lo avesse chiesto un amico, che cosa faresti? Non bisogna credere che in entrambe le proposizioni vi debba essere lo stesso tempo, cioè che a un perfetto nella protasi corrisponda un perfetto nell apodosi; il tempo dell apodosi si inserisce in base alla relazione fra i tempi. Si hoc feceris, tristis sim. t. perf. t. pres. Se tu avessi fatto ciò, sarei triste. 3. Il periodo ipotetico 157