Prova 3 Dono inaspettato 5 10 15 20 25 30 35 Una sera di primavera dell anno 1934 un signore di età matura scese gli scalini di pietra che da uno dei ponti della Senna conducono alle rive del fiume. Là sono soliti dormire, o meglio accamparsi, i vagabondi di Parigi. Uno di tali vagabondi, che aveva alzato il gomito, veniva per caso incontro al signore maturo che, del resto, era vestito bene e dava l impressione di un viaggiatore curioso di visitare i luoghi caratteristici di una città straniera. Il vagabondo aveva un aspetto pietoso e malconcio, proprio come tutti gli altri con cui condivideva la sorte, ma al signore ben vestito e maturo parve degno di una speciale attenzione; il perché non sappiamo. Era, come si è detto, già sera, e sotto i ponti, in riva al fiume, faceva più buio che sopra, sui ponti e sul Lungosenna. Il vagabondo dall aspetto malconcio barcollava un po . Sembrava che non si accorgesse dell anziano signore ben vestito. Costui invece, che non barcollava affatto ma veniva dritto con passo sicuro, si era evidentemente già accorto di lontano dell uomo barcollante. Il signore maturo sbarrò addirittura il passo all uomo malconcio. Entrambi si fermarono, l uno di fronte all altro. Dove va, fratello? chiese l anziano signore ben vestito. Non sapevo di avere un fratello, e non so dove la strada mi porta . Io cercherò di indicarle la strada disse il signore. Ma non deve inquietarsi con me se la prego di un favore insolito . Sono pronto a ogni servizio rispose il vagabondo. Vedo bene che lei ha qualche difetto. Ma è Dio a porla sulla mia strada. Lei avrà sicuramente bisogno di soldi, non se la prenda a male per queste parole! Io ne ho troppi. Non vuole dirmi francamente di quanto ha bisogno, almeno per il momento? L altro ci pensò qualche secondo, poi disse: Venti franchi1 . Ma è senz altro troppo poco rispose il signore. Gliene occorreranno certamente duecento . Il vagabondo indietreggiò di un passo, pareva sul punto di cadere, tuttavia riuscì a rimanere in piedi, pur barcollante. Poi disse: chiaro che preferisco duecento franchi a venti, ma sono un uomo d onore. Pare che lei non mi capisca. Il denaro che mi offre, non posso accettarlo, e per i seguenti motivi: primo, perché non ho il piacere di conoscerla; secondo, perché non so come e quando potrò renderglielo; terzo, perché lei non ha nemmeno la possibilità di sollecitarne la restituzione. Non ho infatti un indirizzo. Sto quasi ogni giorno sotto un ponte o l altro di questo fiume. Ma, come ho già affermato una volta, sono un uomo d onore, anche se senza indirizzo . Anch io non ho indirizzo , rispose il signore maturo, vivo anch io ogni giorno sotto un ponte o l altro, ciò nonostante la prego di accettare amichevolmente i duecento franchi. Per quanto riguarda la restituzione, devo ora farle un discorso più lungo per spiegarle come mai non posso indicare, per esempio, una banca, cui poter rendere il de1. franchi: moneta in vigore in Francia prima dell avvento dell Euro. testi letterari 15