41 Carlo Collodi La festa di Natale Quanto è giusto che alcuni bambini possano spendere i propri risparmi in giocattoli, mentre altri devono invece combattere contro il freddo e la fame? La risposta è ovvia, ma non sempre le azioni che ne seguono sono in proporzione. In questa storia semplice, dove la magia è tutta nel cuore generoso di un bambino, si può imparare che anche i gesti quotidiani sono in grado di compiere meraviglie e di cambiare il destino di un infelice, senza dover per forza scomodare fate o castelli incantati. Il protagonista dimostra che la solidarietà è la prima forma di pietà perché privarsi del superfluo per soccorrere chi non ha nemmeno il necessario aiuta a immaginare un mondo in cui l egoismo e l indifferenza siano costretti ad arrendersi di fronte alla generosità e all altruismo. Alberto, l eroe di questa storia, non compie imprese clamorose ma ascolta semplicemente la voce del suo cuore ed è ben difficile che quella sbagli. Carlo Collodi (1826-1890, pseudonimo di Carlo Lorenzini), di origini modeste, poté studiare grazie all appoggio economico di una ricca famiglia fiorentina. Commesso di libreria, iniziò pubblicare nel 1856 opere di ispirazione umoristica. Combattente durante le guerre del Risorgimento, ritornò poi a Firenze, iniziando un intensa attività culturale. Tradusse le fiabe di Perrault, della d Aulnoy e della Beaumont, ma soprattutto, a partire dal 1877, si diede a scrivere libri per ragazzi (Giannettino, Minuzzolo), fino allo straordinario successo de Le avventure di Pinocchio, a cui seguirono ancora Storie al(Adattamento da: C. Collodi, Storie allegre, Barbès, Firenze, 2010) legre e La lanterna magica di Giannettino. Oggi, tutta la sua produzione è raccolta nel volume Opere, edito da Monda-