72 I MILLE VOLTI DELLA GIUSTIZIA William Saroyan Il cieco avido e il giudice accorto Un gesto generoso è sempre da lodare. Ma non sempre porta come conseguenza la gratitudine di chi lo riceve. Se, poi, questo ingrato è un cinico avido, quell atto di partecipazione umana può trasformarsi in una trappola, tanto più immeritata, quanto più le intenzioni erano oneste. Si tratta di una storia che, con un certo coraggio, capovolge un luogo comune: sostiene infatti che anche tra coloro che la vita ha severamente provato possono trovarsi avidi, bugiardi, profittatori. Il racconto ci parla di un mondo in cui, come nella nostra realtà di tutti i giorni, si mescolano in pari proporzioni generosità e opportunismo, pietà e meschinità, giustizia e impostura. Lo stesso buon giudice, che risolve brillantemente il caso, non esita a ricorrere a un espediente che è più frutto della furbizia, che del Codice Civile William Saroyan (1908-1981) fu un scrittore statunitense di origine armena. Tutta la sua produzione ha per protagonisti personaggi di nascita modesta ma contraddistinti da un insanabile ottimismo e da una visione positiva della vita. Fu autore di romanzi (La commedia umana, 1942; Ti voglio bene, mamma, 1957), di racconti (Che ve ne sembra dell America?, 1934) e di commedie (Il mio cuore è negli altipiani e I giorni della vita, entrambi del 1939). (Adattamento da: W. Saroyan, Il mio cuore è negli altipiani, Mursia, Milano, 1968)
William Saroyan - Il cieco avido e il giudice accorto