84 I MILLE VOLTI DELLA GIUSTIZIA Gianbattista Basile Cagliuso Questa è la storia di una rapidissima salita dalla povertà più nera fino alla ricchezza regale. anche la storia di una mente finissima che riesce a far compiere tutto ciò a chi, in realtà, non lo merita affatto. dunque una storia di generosità e di ingratitudine, cioè, in una parola, è la storia di un ingiustizia. Protagonisti sono un giovane e una gatta. Ciò che risulta un po imbarazzante, per noi umani, è che colui che si comporta male e si macchia della colpa di ingratitudine è proprio il ragazzo, mentre la gatta rappresenta l intelligenza e l altruismo traditi! una storia scritta quattrocento anni fa, ma sembra che parli di oggi. Che sia il XVII o il XXI secolo, non fa differenza: non riconoscere il suo merito a chi ci ha fatto del bene e, anzi, trattarlo con disprezzo alla prima occasione è un comportamento che, prima o dopo, finirà sempre per punire chi è così sciocco da considerarsi più furbo degli altri. Giambattista Basile (1575-1632) fu uno scrittore napoletano che visse varie esperienze: da principio, soldato mercenario, poi amministratore di nobili napoletani, editore e infine poeta. La sua fama è però legata alla produzione in dialetto napoletano: Le Muse Napoletane e, soprattutto, Lo cunto de li cunti o Pentamerone, raccolta di 50 racconti capace di influenzare, con la sua fantasia creativa, anche il francese Perrault che, pure, scrisse quasi cento anni dopo di lui. (Adattamento da: G. Basile, Lo cunto de li cunti, Garzanti, Milano, 2008)