La libreria 159 6 L innocente Quei fuorilegge dall animo nobile e generoso Era l alba, e nel folto della foresta, a qualche ora di cammino da Torquilstone, gli arcieri di Locksley si erano riuniti intorno alla grande quercia dei convegni, per spartirsi il bottino della vittoria. Vasellame prezioso, belle armature, stoffe di grande pregio, senza contare i monili d oro e d argento, costituivano la ricca preda che i fuorilegge erano riusciti a conquistare durante il saccheggio del castello di Front-deBoeuf, e di cui ora stavano facendo l inventario sotto lo sguardo vigile del loro capo. Per quanto fossero intrepidi e spregiudicati nel depredare gli altri, i fuorilegge diventavano di un onestà scrupolosa quando si trattava della cassa comune. Le regole della loro società infatti erano così rigide, che nessuno si sarebbe azzardato a impadronirsi anche di una minima parte di quel tesoro, la cui gestione spettava esclusivamente a Locksley. Gli arcieri, dunque, stavano seduti sull erba, sotto il grande albero; con loro c erano anche Cedric, il Cavaliere Nero e tutti gli eroici combattenti che avevano espugnato Torquilstone, Gurth e Wamba compresi. Unico assente, il buon eremita che era stato visto l ultima volta mentre cercava di abbattere a spallate la porta di una cantina del castello: «Che mi venga un accidente, se non riesco a farmi neanche un goccio del buon vino di Front-