modulo 4 Civiltà e vita quotidiana Il cibo... nei sogni Varietà di pesci in un mosaico di Pompei (Napoli, Museo Archeologico). Sulle mense dei poveri: pane e verdura I servi e la gente comune avevano un alimentazione molto povera: il pane era più rustico, panis plebeius, i legumi costituivano l alimento base, la carne veniva cucinata raramente, mentre era elevato il consumo di verdure dell orto. Lasciti romani nella cucina d oggi I Romani apprezzavano il gusto forte dell aceto che veniva impiegato nella preparazione di molte vivande: uno dei richiami alla cucina d oggi è lo «scapece , denominazione in molte regioni per indicare pietanze insaporite con l aceto che possono essere pesci o verdure come le zucchine o le anguille marinate. La cucina sarda e quella toscana, sia per modi di cottura sia per condimenti, hanno corrispondenza con le ricette dei cuochi romani, soprattutto per quanto riguarda la cucinatura del porcellino. Anche la lucanica, salame tipico della Basilicata, era una lavorazione degli insaccati molto apprezzata dai Romani. Il panis adipatus non è che la nostra pizza bianca con pezzi di pancetta; il panis militaris è diventata la «frisella . Il mosto cotto, defritum, serviva come dolcificante ed è ancora usato nella preparazione di biscotti, le «cartellate , e di dolci, soprattutto in Puglia e in Sicilia. L alimentazione sia per i ricchi sia per i poveri era importantissima tanto che si sognavano tavole imbandite, cibi e prodotti per tutti i gusti e pertanto gli auguri seguivano regole codificate per interpretare i sogni. L opera più completa, a questo proposito, è quella di Artemidoro di Daldi (Lidia), uno scrittore greco del II sec. d.C.. che nei suoi cinque libri offre una trattazione scientifica della materia onirica. Tra le più interessanti chiavi di lettura se ne segnalano alcune alquanto curiose. Sognare carciofi indicava dolore a causa delle loro spine, oppure disoccupazione perché in età antica li si riteneva sprovvisti di valore nutritivo. I ravanelli e le carote, poiché venivano divelti con le radici, preannunciavano vantaggi, mentre costituivano presagi infausti per coloro che avevano cause in tribunale su proprietà agricole. I Romani ritenevano che l uomo non tollerasse di mangiare carne cruda e pertanto sognare questo era negativo, mentre sognare di mangiare carni di animali selvatici era un buon presagio perché questi animali erano da considerare dei nemici e si ricavava sempre un vantaggio dalle sostanze degli avversari. Per i dolci relativi alle feste, il loro significato onirico era quello attinente alla simbologia della festa che li riguardava. Sognare mele mature era segno di prossimi innamoramenti poiché le mele erano sacre a Venere; nel sogno la vite era sempre positiva, apportatrice di benessere. 1. garum: salsa per pesci, carni e uova. In un vaso si gettavano interiora e pezzi di pesce lasciati al sole, il liquido che ne usciva costituiva la salsa; il garum più apprezzato proveniva dalla Spagna. 2. Trimalcione: un liberto che ostentava la sua ricchezza ai commensali, come scrive Petronio (morto nel 66 d.C.) nel Satyricon. 3. Apicio: autore di un ricettario De re coquinaria (I sec. d.C.). 4. Orazio: poeta alla corte di Augusto e amico di Mecenate (I sec. a.C.).