unità 2 3 Le congiunzioni copulative e avversative 1. Per tradurre la congiunzione copulativa e in latino ci sono le seguenti possibilità: et (la più frequente); atque; ac; -que enclitica (aggiunta alla parola da congiungere). L espressione «La matrona e l ancella si può pertanto tradurre nei seguenti modi: matron et ancill matron atque ancill matron ac ancill matron ancill que L enclitica forma con la parola a cui si unisce un unica parola con l accento tonico che cade sempre sulla penultima sillaba, anche quando quest ultima è breve. Matron ancill que. 2. Per tradurre la congiunzione negativa né si usa nec o neque. L avverbio di negazione non si traduce invece con non. La matrona non è né severa, né ingiusta. Matron nec/neque sever , nec/neque iniust est (congiunzione copulativa negativa). La fanciulla non è operosa (avverbio di negazione). Puell non sedul est. Consideriamo l esempio: «La matrona non è né severa, né ingiusta . In italiano troviamo un «non che in latino va soppresso perché due negazioni affermano. Non si tradurrà pertanto: Matron non est nec sever nec iniusta, ma: Matron nec sever nec iniust est. 3. Per tradurre la congiunzione avversativa ma in latino si possono usare: sed; at, per indicare un forte contrasto rispetto a quanto affermato in precedenza; autem, con significato di d altra parte, invece. Non il denaro, ma la concordia è motivo di gioia. Non pecuni , sed concordi laetitiae caus est. Spesso le padrone romane sono cattive. Ma Flavia è buona. Saepe dominae Romanae malae sunt. At Flavi bon est. La maestra è severa, d altronde l allieva è pigra. Magistr sever est, autem discipul pigr est. esercizi 13 Esegui mentalmente l analisi logica e poi traduci le seguenti frasi. 1. Corneli et Hortensi bonae discipulae sunt. 2. Rosae violaeque dearum aras ornant (ornano). 3. Matron puell que ancillis gratae sunt. 4. Saepe ancillarum Romanarum vit nec seren , nec iucund est. 5. Magistr discipularum parsimoniam ac modestiam laudat (loda). 6. Puell pulchr est, sed non sedul . 7. Magistr sever est, sed sedulas discipulas laudat (loda). 37