Il diluvio 217 prio l amico che cercava? , lo incalzò nuovamente il commissario. «Forse. Chi può saperlo? , rispose Peter scuotendo la testa. «Ma ormai si era ambientato così bene qui. Il borgo gli piaceva, e pure la gente. Si era anche fatto costruire quella villa meravigliosa . «La Villa inglese . «Già. Poi purtroppo morì la sua nipotina, Meggy; sua moglie se ne andò, e lui scomparve tragicamente in mare un anno dopo. Ma queste cose lei le conosce ancora meglio di me . La festa dei fiori «Che giornata magnifica. Ci sono pure le rondini, guardi! , esclamò il Simonetti indicando a Gaspare un paio di rondoni che si dirigevano verso le grondaie della casa del Barba Gian, dove avevano il nido. Erano passati ormai più di sei mesi da quella terribile alluvione che aveva sconvolto Pietrascura e i paesi vicini, provocando danni catastrofici, anche se per fortuna neppure un morto. Ma adesso la cattiva stagione era passata, e quei giorni erano solo un brutto ricordo che la gente aveva voglia di cancellare. E quale occasione migliore per dimenticare i ricordi tristi, di una bella giornata di festa? Sulla piazza del paese, davanti al palazzo del Municipio, c erano le autorità al completo: il sindaco, con gli assessori della giunta, il questore, il capo della polizia e il parroco di Pietrascura, don Benigno, che, timido com era, se ne stava in silenzio, quasi rannicchiato in mezzo al sindaco e all assessore ai trasporti, un pezzo d uomo con le spalle da culturista e un nome ancora più grosso di lui: Ciro Pier d Oliva Cragnotto. L occasione era solenne, perché quel giorno si inaugurava alla presenza dell intera cittadinanza il monumento a Filippo Giovanni Adorno, l eremita. In serata erano previsti anche i fuochi artificiali.