42 IL MISTERO DELLE STATUE RUBATE bottò lei fra sé. «Vai via di già? Non lo bevi oggi il mio limoncello? , gli chiese, quasi riscuotendosi da un sogno. «Mi spiace, zia, ma è tardi. Devo fare ancora un salto in commissariato, recuperare Cecco e filare a Camelia. Don Silvestro mi aspetta . «Beh, allora salutamelo tanto e digli che uno di questi giorni lo andrò a trovare, magari con zia Palmira, che muore dalla voglia di riabbracciare Gioconda . Gaspare stava appunto rassicurando la zia che avrebbe portato i suoi saluti a destinazione, quando si udì un rumore di cocci infranti, seguito da un miagolio acuto, rabbioso, che non finiva più: Miauuu! Era il Maiale che evidentemente, mentre raspava nei vasi sulla finestra aveva fatto un movimento maldestro e, grosso com era, li aveva fatti cadere. «Le mie azalee! , gridò la zia, brandendo la scopa e precipitandosi come una furia sul colpevole. Ma il gatto, più lesto e agile di lei, era saltato via, e adesso se ne stava accoccolato sul tetto della cascina di Angelone, dietro la casa della sua padrona, la vecchia Casimira, sogguardando con una ghigno diabolico la zia che si sbracciava a più non posso e lo minacciava con la scopa. Un parroco da combattimento «Che bel pezzo d uomo che ti sei fatto, Gaspare. Somigli a quel regista famoso, Pietro Germi13 , lo salutò Gioconda correndogli incontro a braccia aperte. 13 Pietro Germi: (1914-1974), uno dei registi più importanti di quel filone cinematografico noto come commedia all italiana, che si sviluppò in Italia nell arco di un ventennio, dalla seconda metà degli anni 50 agli anni 70 del secolo scorso. Caratteristica principale di questo genere cinematografico, che la differenziava dagli altri tipi di commedia, consisteva nel trattare in termini comici, divertenti e umoristici argomenti dal contenuto sostanzialmente drammatico, e nel rappresentare in chiave ironica i difetti e le qualità degli italiani di quell epoca.