88 7 «E dammi il cinque! 26 febbraio, giovedì Così, è davvero strano rientrare in classe come se niente fosse capitato, la mattina dopo. Non c è stata nessuna tragedia a casa; nell aula, ho ripreso il mio buffo posto al primo banco; ho lanciato un occhiata di controllo a Ilenia, per essere sicura che fosse sempre triste per la rottura tra di noi Tutto normale, tutto sotto controllo, eppure è anche tutto così strano! C è Ravanese, alla prima ora. Non so neppure io che cosa mi pigli all improvviso, ma mi alzo e vado fino alla cattedra. Io! Proprio io! Lui mi guarda, stupito. Se sapesse quanto lo sono persino di più io! Anche perché gli spiattello lì con un certo tono gentile: «Prof, volevo dirle Mi dispiace che la preside l abbia strapazzato per colpa mia, l altro giorno Lui, allora, è ancora più stupito, si capisce: «E, tu, come fai a sapere questa cosa? Sorrido, con quella mia aria, di quando faccio un po la condiscendente: «Oh, be , sa com è: qui, nel giro, si viene sempre a sapere tutto di tutti Ebbene, invece di arrabbiarsi come mi aspettavo (e, allora, chi sa perché mai mi sono presa la briga di venire fino alla cattedra?), Ravanese, a quel punto, si mette a ridere di gusto: