Il tema: Emozioni e I nonni sono figure familiari molto importanti per la crescita delle nuove generazioni: essi infatti non soltanto danno affetto, cura e attenzioni, ma sono anche trasmettitori di esperienze e conoscenze. D Il ciliegio che respira opo la morte della nonna, il nonno Ottaviano continuò ad abitare dov era sempre vissuto e a coltivare l orto. L orto del nonno era molto grande, perché di mestiere faceva l ortolano, come suo padre Vincenzo e suo nonno Giovanni. Iniziava dietro la casa, dopo il recinto del pollaio, e da una parte arrivava al fiume, dall altra alla strada che portava in paese. Dalla parte del fiume il nonno aveva una fila di meli e in fondo una piccola vigna; tutto il resto era diviso in tante strisce regolari, tra le quali passavano dei canali d acqua che servivano per irrigare. Ogni striscia era coltivata in modo diverso a seconda delle stagioni: c erano le carote, i cavoli, le patate, le cipolle, insomma tutti i tipi di ortaggi. Il nonno in una parte seminava ed annaffiava, e nell altra raccoglieva; e così tutto l anno. A camminarci in mezzo, l orto non era mai vuoto, ma soprattutto era bellissimo in primavera, quando i meli erano in fiore, gli ortaggi appena spuntati e Felice, il ciliegio, tutto ricoperto di bianco. Il ciliegio era nell angolo dell orto tra la strada e il cortile, così che, grande com era, si vedeva da ogni parte. Da quando era rimasto solo, il nonno passava molte ore sotto il ciliegio: prima ci accompagnava soprattutto me, ma ora aveva messo lì sotto la sedia della nonna Teodolinda e, quando l orto lo lasciava libero dai lavori o si voleva riposare, si sedeva su quella sedia e se ne stava a occhi chiusi, senza muovere nemmeno un dito. Una volta lo sorpresi così e gli domandai: «Nonno, sei morto? Allora lui socchiuse un occhio, come facevano i polli della nonna, e mi fece cenno di andargli vicino. «Mettiti qui , mi disse, facendomi posto sulla sedia. Io mi sedetti e lui mi cinse le spalle con un braccio e con la mano mi coprì gli occhi. italiano settimana 6 85