Ulisse scende agli Inferi 115 cora dei giorni felici, insieme a mia moglie, ai miei figli Come potevo immaginarmi che la crudele Clitemnestra si era fatta un amante, Egisto, e che insieme a lui aveva già organizzato un piano per farmi fuori, subito dopo il mio rientro? . Io ci rimasi di stucco: Così, ti hanno ucciso quei due? , gli chiesi. Hai detto bene, Ulisse: quei due sapevano del mio arrivo e mi aspettavano al varco. Mia moglie mi accolse tutta sorrisi, mi abbracciò, pianse di gioia. Ah, recitò la sua parte in modo ammirevole, da attrice consumata! In casa aveva allestito un bel banchetto in mio onore; per festeggiarti, caro , mi disse. E infatti!... Dopo cena, mentre io sonnecchiavo sulla sedia, lei mi pugnalò a tradimento, e quel crudele Egisto le diede una mano. Non scorderò mai lo sguardo carico d odio e di rancore che lei mi lanciò, quando mi vide stramazzare a terra, tutto sporco di sangue! . Una fine così orribile non te la meritavi, Agamennone! . Il destino ha voluto così. Ma tu non fare come me, Ulisse: non ti fidare di nessuno, e soprattutto delle donne. Forse tua moglie non sarà come la mia, ma tu non fidarti lo stesso, se non vuoi fare la mia fine . Poi, anche Agamennone sparì nell ombra, senza voltarsi indietro. Allora io ritornai dai miei compagni, che erano rimasti nel porto, vicino alla nave. Partimmo l indomani, sul far dell alba, e quando finalmente arrivammo ad Eea trovammo Circe seduta sulla spiaggia, che ci aspettava . L addio «Quando me la vidi davanti, mi si allargò il cuore. Lei mi venne incontro sorridendo e mi prese per mano. Non mi chiese di raccontarle niente di ciò che avevo visto e sentito laggiù, né io del resto avevo voglia di parlarne. Ero così triste e stanco, e anche i compagni erano tristi come me. Circe,