138 VERSO ITACA pressione. Quanto al resto, lascia fare a me e non preoccuparti . Detto ciò, la dea aiutò l eroe a nascondere i forzieri dei Feaci dentro la Grotta delle ninfe, poi volò in fretta e furia da Telemaco, sulla nave che lo stava riportando a casa. Il guardiano di porci Eumeo abitava in una bicocca malandata che si era costruito tanti anni fa, al tempo in cui Ulisse era ancora un ragazzino e a Itaca regnava suo padre, il saggio Laerte. Dal tetto di paglia, mezzo sfondato dalle ultime piogge, usciva un tenue filo di fumo, segno che il porcaro si stava preparando il desinare. «Arrivi al momento buono, vecchio! , disse allorché l eroe si affacciò timidamente sulla soglia a domandare l elemosina. «La zuppa è pronta e io mi accingevo giusto a mangiare. Ma accomodati, ce n è anche per te . Ulisse lo ringraziò e si sedette vicino al fuoco. «Non ringraziarmi: questo pasto frugale mi sembrerà meno triste in tua compagnia . Così dicendo, il porcaro gli porse una scodella di minestra e un tozzo di pane che Ulisse divorò avidamente. «Certo che l appetito non ti manca, eh! , ridacchiò Eumeo versandogli un altra scodella di zuppa a cui l eroe fece festa come alla prima. «Dev essere da un bel po che non mangi . «L hai detto, amico , rispose l eroe pulendosi la bocca col dorso della mano, «brutta cosa la fame, specialmente per un vecchio come me. Tu invece te la cavi benone, a quanto vedo: hai una casa, un po di terra e un recinto di maiali belli grassi . Eumeo ritirò le scodelle sporche e le posò sopra uno sgabello di legno: «A parte questa bicocca che mi sono costruito con le mie mani, nulla di ciò che vedi è roba mia , rispose. «E di chi è, allora? , domandò Ulisse fingendosi stupito. «Del mio padrone, ospite .